L'iniziativa

Una "stanza dei giochi" presso la caserma dei carabinieri di Recco

Un’area protetta per donne vittime di maltrattamenti e per i loro figli: iniziative come questa - di cui in questi giorni di lockdown nazionale potremmo tendere a dimenticarci - saranno più preziose che mai, a maggior ragione pensando a chi sì, in queste ore, deve stare a casa, ma proprio in casa corre il rischio di subire abusi e violenze

Una "stanza dei giochi" presso la caserma dei carabinieri di Recco
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Recco in prima linea nella lotta alla messa in atto di comportamenti violenti rivolti a donne e minori: oltre alla presenza, ormai consolidata, in città di uno sportello al quale possono rivolgersi per chiedere aiuto donne vittime di maltrattamenti (servizio curato dalla onlus genovese “Centro per non subire violenza” attivo in via Ippolito d’Aste 2), lo dimostrano anche novità che sono state rese note di recente.

L'iniziativa

Alcune settimane fa, infatti, è stata inaugurata presso il Comando Provinciale di Genova dei Carabinieri, una “Stanza rosa”, un ambiente atto ad accogliere in maniera adeguata donne vittime di maltrattamenti che si rivolgono all'Arma e che magari sono anche costrette in tale frangente a portare con sé i propri figli. Un progetto sposato dal Comune di Recco con l’erogazione di un contributo, attraverso il sopracitato "Centro per non subire violenza", per l'allestimento dei locali di tale realtà.

"Anche a Recco, nella nuova caserma dei Carabinieri - ha spiegato il sindaco Carlo Gandolfo - con il contributo dell'amministrazione comunale, è stato avviato l’allestimento di una “stanza dei giochi”, come preferiamo chiamarla noi, uno spazio protetto per donne e bambini. Parliamo di un centro pilota nel Golfo Paradiso, l'avamposto di una serie di spazi periferici, protetti, atti allo sviluppo dell’accoglienza e dell’ascolto di donne vittime di violenza. Nel nostro territorio siamo attivi con una serie di iniziative che costituiscono un chiaro segnale di sensibilizzazione verso il tema della violenza di genere. L'attenzione a un fenomeno, come quello degli abusi o violenze, rappresenta il proseguimento di un percorso già iniziato con l'ex sindaco Dario Capurro e seguìto dall'ex assessore alle pari opportunità Caterina Peragallo e ora portato avanti dall'assessore ai servizi sociali Francesca Aprile e dal consigliere delegato Maria Chiara Zanzi".

Iniziative come questa - di cui in questi giorni di lockdown nazionale potremmo tendere a dimenticarci - sono e saranno più preziose che mai, a maggior ragione pensando a chi sì, in queste ore, deve stare a casa, ma proprio in casa corre il rischio di subire abusi e violenze.

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