Val Cichero, scoperto un lastrone con incisioni antiche

Val Cichero, scoperto un lastrone con incisioni antiche
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Si tratta di una scoperta storico-archeologica molto importante. E' stato infatti trovato un grande lastrone di roccia ricoperto di incisioni forse legate a un culto pagano.

Il manufatto è stato preso in esame da studiosi qualificati

La scoperta, in Val Cichero, di un grande lastrone di roccia tutto ricoperto di incisioni ben marcate e indubbiamente antiche è stata confermata ufficialmente ieri dopo che è stato possibile realizzare, grazie al lavoro di un gruppo di volontari coordinati da Carla Casella, consigliere comunale di Cichero, un percorso per raggiungere l'impervia località.
Il singolare manufatto è stato preso in esame da studiosi qualificati: l'esperto di epigrafia classica Giovanni Mennella, l'archeologo Roberto Maggi, la responsabile di zona della Soprintendenza Nadia Campana. Li ha accompagnati Renato Lagomarsino, cultore di storia locale, che fin dagli anni '50 del secolo scorso aveva avuto notizia della presenza, in un luogo imprecisato sui monti che fanno da corona a Cichero, di un masso "con una scritta incomprensibile". La sua individuazione risale a poco tempo fa dopo una serie di fortunate coincidenze che hanno permesso di risalire a chi, da giovave, lo aveva visto e sapeva dove fosse ubicato. Ma se prima non era troppo difficile arrivarci, adesso è stato necessario aprire un passaggio in mezzo a estesi roveti e a alla fitta brughiera che dopo l'abbandono delle tradizionali pratiche agricole ricoprono prati e terreni che un tempo erano coltivati.
L'impressione che hanno avuto gli studiosi è che ci si trovi dinanzi a un grande enigma ma anche ad una scoperta eccezionale che avrà bisogno di ulteriori ricerche nelle aree circostanti, ora soffocate da un intrico di arbusti e di rovi. La presenza, a pochi metri, di un ruscello con acque perenni ha fatto ipotizzare che il masso possa essere messo in relazione ad un culto pagano e che le incisioni corrispondano alle offerte che venivano destinate al sacerdote che vi accudiva. Il fatto che non vi sia incisa alcuna croce avvalorerebbe l'ipotesi di un "santuario" precristiano.