La protesta

Venerdì 25 marzo nuovo sciopero globale per il clima

In Liguria appuntamento a Genova, in Piazza Principe alle ore 9

Venerdì 25 marzo nuovo sciopero globale per il clima
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Venerdì 25 marzo in tutta Italia nuovo sciopero per la giustizia climatica e per la pace. In Liguria l'appuntamento è a Genova, Piazza Principe ore 9:00.

"Stiamo lottando per ciò che più conta: un presente e un futuro vivibili"

Scrive il Movimento Fridays for Future:

"Non ci sarà infatti pace sostenibile, da nessuna parte, finché i nostri sistemi saranno legati ai combustibili fossili forniti da autocrati e dittatori.

Come dice Ilyess, attivista ucraina:

'Di solito scioperavo per il clima in Ucraina ma questo venerdì sto scioperando dalla Germania, i cui leader finanziano la guerra a casa mia. L’Unione Europea ha speso 15 miliardi di euro per acquistare combustibili fossili da Putin dall'inizio della guerra in Ucraina ad oggi. Eppure i leader europei dicono che 'stanno con l’Ucraina'.

Non è mai stato così chiaro come ora che una transizione ecologica giusta non solo è necessaria, ma è necessaria ora. L'ultimo rapporto dell'IPCC ci dice che dobbiamo agire IMMEDIATAMENTE.

Ciò che sta accadendo di questi tempi può lasciare le persone prive di potere e di forze. Ma noi non ci arrendiamo e ti incoraggiamo a non arrenderti. Stiamo lottando per ciò che più conta: un presente e un futuro vivibili.

Con questo sciopero mondiale chiediamo anche che i paesi del Nord del mondo 'riparino' i danni causati ai paesi del Sud del mondo garantendo dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite. Questi risarcimenti sono parte di un processo di giustizia che permetterà di restituire il potere politico alle persone e alle comunità. Essi non dovranno essere concessi sotto forma di “prestiti”, ma di “finanziamenti”, come risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni subiti. Inoltre è necessario che le comunità tornino in possesso delle loro terre, ingiustamente sottratte.

A livello globale chiediamo una ridistribuzione della ricchezza, della tecnologia, dell’informazione e del potere politico dal Nord al Sud del mondo e dall’alto verso il basso.

Come ricorda Edwin Namakanda, attivista ugandese, non bisogna smettere di sottolineare che “i governi del Nord globale dovrebbero pagare per le perdite e i danni nelle nostre comunità non per un senso di solidarietà, ma perché è la loro responsabilità storica, e noi siamo qui per rivendicare quel debito.”

Resistiamo come un solo popolo. Per questo abbiamo bisogno di te. Un altro mondo è possibile, una transizione giusta è possibile, la pace per tutti è possibile, è possibile se resistiamo insieme, se ci permettiamo di avere fiducia nel potere delle persone, se abbiamo il coraggio di andare avanti proprio perché i tempi sono duri.

Ci si vede venerdì nelle piazze del mondo. Spargi la voce!

In Italia, il sindacato FLC-CGIL dei lavoratori della conoscenza ha aderito allo sciopero, per cui possono scioperare e scendere in piazza anche insegnanti e operatori scolastici delle scuole di ogni ordine e grado. Ci auguriamo che tutti i sindacati comprendano presto l'importanza di aderire".

 

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