Via libera al foraggio convenzionale anche in Liguria
“Andiamo incontro alle richieste degli allevatori del comparto biologico ligure" ha affermato l'assessore regionale Mai
“Andando incontro alle richieste degli allevatori del comparto biologico ligure, in particolare del biodistretto della Val di Vara e della Coldiretti locale, abbiamo autorizzato con apposito decreto dirigenziale, il ricorso all’utilizzo di foraggio convenzionale per compensare le perdite di foraggio dovute alla siccità del periodo estivo e autunnale”.
“Andiamo incontro alle richieste degli allevatori del comparto biologico ligure" ha affermato l'assessore Mai
Lo comunica l’assessore regionale all’Agricoltura e all’Allevamento Stefano Mai, in merito al decreto del Dirigente del Settore Servizi alle Imprese Agricole e Florovivaismo del 19/12/2017 con cui si autorizzano “gli operatori biologici, produttori zootecnici le cui aziende hanno fatto specifica richiesta scritta collocate in provincia di La Spezia e Genova all’utilizzo di foraggio convenzionale, per un periodo di tempo limitato compreso tra la data di richiesta e il 15 maggio 2018 e nella misura strettamente necessaria alle esigenze aziendali e non oltre la quantità di perdita foraggera aziendale dovuta alle condizioni meteorologiche eccezionali verificatesi nel periodo estivo-autunnale 2017”.
Deroga concessa dalla Regione Liguria soprattutto per la provincia di Genova e La Spezia
“Nella scorsa stagione estiva e autunnale – spiega l’assessore Mai – sono state evidenziate forti perdite produttive per le colture foraggere, costringendo i produttori a utilizzare le scorte di fieno già dal mese di settembre. Oltre al provvedimento preso, siamo ancora in attesa che il ministero ci riconosca, come da nostra richiesta, lo stato di calamità per andare incontro alle perdite subite dagli allevatori liguri”.
Gli uffici del dipartimento Agricoltura hanno pertanto verificato le condizioni meteo eccezionali tramite il Centro Regionale di Agrometeorologia Applicata di Sarzana e le situazioni produttive tramite accertamenti in campo eseguiti dagli uffici dell’Ispettorato Agrario regionale.