Viaggi nella stanza di Don Nando: fra ricordi e oggetti del fondatore del Villaggio

Dagli abiti, agli oggetti usati per celebrare la messa

Viaggi nella stanza di Don Nando: fra ricordi e oggetti del fondatore del Villaggio
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I suoi vestiti, i mobili, gli oggetti utilizzati per la preghiera: questo, ma non solo, si può trovare nella ricostruzione della stanza di don Nando al Villaggio.

Viaggi nella stanza di Don Nando: fra ricordi e oggetti del fondatore del Villaggio

Un luogo di ricordi e di riflessione che permette di conoscere di più sul fondatore dell’opera diocesana. Siamo andati a scoprirlo in prima persona e abbiamo potuto immergerci nella storia dell’ultima giornata in vita di don Nando, nella stanza che (nei pochi mesi in cui ha vissuto al Villaggio) usava per celebrare messa. A farci da Cicerone Marisa Persico presidente dell’Associazione don Nando Negri Onlus. Don Nando ha vissuto qui da fine 2005 fino a luglio 2006 e Marisa lo ha assistuto negli ultimi sette mesi: il suo turno cadeva di venerdì.

«Il suo penultimo giorno ci chiamarono dall’ospedale: voleva tornare a casa – ricorda – . Ne ho capito la ragione quando mi hanno detto che erano tre giorni che non gli facevano dire messa, mentre prima lo faceva anche in reparto a Sestri, in un angolo del corridoio». Quando è andato via dall’ospedale ha portato con se anche gli arredi personali per le celebrazioni. «Il mattino dopo nella sua camera del Villaggio si è svegliato e ha voluto dire messa insieme a prete Rinaldo Rocca. Poco dopo ha chiesto di tornare in ospedale». Tanti a turno si prendevamo cura di lui in forma volontaria. Molti del Villaggio. Quella sera stessa è mancato nel nosocomio sestrese.

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