Videosorveglianza: sono 80 gli occhi elettronici che controllano Recco

Telecamere di ultima generazione, collegate alla compagnia dei Carabinieri

Videosorveglianza: sono 80 gli occhi elettronici che controllano Recco
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È in continua espansione il sistema di videosorveglianza gestito dal comando di Polizia Municipale di Recco: attualmente sono 80 le telecamere di ultima generazione installate sul territorio cittadino e collegate con la Compagnia dei Carabinieri di Santa Margherita Ligure (e, in divenire, con la Questura di Genova).

19 le telecamere fornite dai privati

«Fra queste, 19 sono fornite da privati - spiega Mirko Mussi, comandante del corpo di polizia locale di Recco -. Impianti, dunque, promossi da persone che hanno compreso l’utilità dell’attività di sistemi di questo tipo: a fronte di una spesa iniziale, che prevede peraltro agevolazioni fiscali, i privati si assicurano per un decennio l’impegno da parte del Comune di manutenere queste telecamere nonché di gestire i relativi dati, che sono, ricordiamolo, dati sensibili».

11 quelle che monitorano il torrente Recco

Sono 11, inoltre, le telecamere dedicate esclusivamente al monitoraggio del torrente Recco, impianti forniti dai Volontari Antincendio Boschivo e collegati al Centro Operativo Comunale attraverso il server del comando di polizia municipale di Recco.

Previsti più controlli sulle isole ecologiche

«L’aspetto della videosorveglianza in città presenta una novità - afferma Mussi -. È in atto da parte nostra una ricognizione dell’intero sistema per adeguarci alla nuova normativa europea in materia che entrerà in vigore a maggio. In seconda battuta stiamo cercando di potenziare il sistema di telecamere che hanno il compito di monitorare le isole ecologiche presenti a Recco per avere un controllo più stringente per quanto concerne il monitoraggio di un corretto conferimento di rifiuti da parte dei cittadini, nonché di implementare le specifiche telecamere per la lettura delle targhe con un software collegato alla Motorizzazione Civile che offre la possibilità di controllare le vetture individuando quelle non in regola con l’assicurazione o la revisione.

In contatto con le altre realtà

«Siamo, poi, in contatto con la Questura di Genova per capire quale strada percorrere per connetterci con il Sistema Centralizzato Nazionale per Transiti e Targhe, che si trova al Centro di Elaborazione Dati di Napoli - conclude - per adempiere alla richiesta dell’ultima direttiva sulla sicurezza del Ministero dell’Interno che sollecita un’integrazione maggiore tra le banche dati dello Stato e quelle delle forze di polizia locali. Non va dimenticato, infine, che il nostro sistema di videosorveglianza, controllato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è molto consultato dall’Arma dei Carabinieri con cui operiamo in una condizione di efficace sinergia».

 

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