Yari Cossentino: "All’inizio tanta paura ma poi ho visto il grande coraggio di tutti"
Operatore socio sanitario dall’inizio dell’emergenza coronavirus, lavora al Pronto Soccorso di Lavagna

Yari Cossentino è operatore socio sanitario, all’ospedale di Rapallo, in servizio nella sala operatoria di Rapallo.
La testimonianza
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, è stato trasferito al Pronto Soccorso di Lavagna, con la mansione di ausiliario e, nello specifico, è nella tenda accettazione malti Covid.
"Sono un aiuto alle figure dell’infermiere e del dottore – spiega Cossentino, classe 1986 di Chiavari ma che vive a Sestri Levante -. All’inizio è stato un delirio. Una cosa troppo grossa per tutti. Non conoscevamo il “nemico” ma dovevamo, ad ogni modo, combatterlo".
Cossentino lo ammette:
"Tanta paura chiaramente. E non tanto per te stesso ma per chi hai a casa. Ma il coraggio che ho visto da parte di tutto il personale degli ospedali è stato qualcosa di incredibile. Persone che non tornano a casa e non vedono figli magari da un mese, facendo turni su turni e rinunciando a giorni di riposo".
Cossentino, cosi come tutti i suoi colleghi e altre figure ospedaliere, non si è mai tirato indietro, in questo delicato periodo.
"Noi svolgiamo il nostro lavoro da anni – ricorda – e siamo a rischio tutti i giorni, anche prima del Covid. La forza che ti fa andare avanti nei momenti di sconforto e proprio vedere che stai facendo qualcosa di importante. Voglio fare pubblicamente i complimenti ai miei colleghi, a tutto il personale infermieristico e dottori. Non eroi come dicono ma semplici lavoratori che si impegnano tutti i giorni ma che vorrebbero avere un po' più di supporto da parte delle istituzioni".
Nel poco tempo a disposizione dell’operatore socio sanitario Yari Cossentino, c’è sempre e comunque spazio per lo sport.
"Io vivrei solo di calcio e parlerei sempre e solo di calcio" sorride.
Da giovanissimo, Yari è stato uno della promesse del calcio italiano, prima nel settore giovanile dell’Inter, poi nella Primavera dalla Sampdoria. Il suo percorso calcistico è proseguito a livello dilettantistico: due anni nella Lavagnese in serie D con Costanzo Celestini, due anni in Eccellenza al Sestri Levante con William Bottaro ed il grande Juary, due anni al Vallesturla in Eccellenza con Alberto Ruvo e Fabio Ghiorzo, due anni a Caperana in Promozione con Domenico Bertorino, tre anni alla Val d’Aveto fra Prima categoria e Promozione, quindi un campionato nel Don Bosco Spezia e due nel Levanto in Prima categoria. Adesso, nonostante la giovane età, Cossentino è già diventato allenatore, nel settore giovanile della Virtus Entella, come secondo di Ferruccio Bonvini nella squadra Under 16 biancoceleste che ha partecipato al campionato nazionale di categoria.
"Nel poco tempo libero che ho in questo momento, lavoro su cosa potremmo migliorare per i ragazzi – racconta -. La Virtus Entella ci ha dato la disponibilità di creare delle sedute di allenamento sulla piattaforma Zoom. I ragazzi stanno apprezzando tantissimo anche se vedo che sono un po' “storditi” anche loro da questa situazione. Con mister Bonvini, il preparatore dei portieri Nicoli ed il preparatore atletico D’Istria stiamo cercando di motivarli il più possibile, anche perché oltre al calcio hanno bisogno di più punti di riferimento in un momento del genere. I momenti passati con i compagni e istruttori sono i più formativi e importanti nel percorso di crescita personale. Spero che dopo questa "astinenza" forzata se ne siano resi conto ancora di più...".
Il calcio ripartirà?
"Si, l’attività, giustamente, ripartirà – chiosa -. Dovremo solo imparare, tutti, a convidere con questo nuovo virus, prendendo tutti i vari accorgimenti del caso".