Chiavari

A Chiavari continua la mostra Karakorum

Visitabile sino al 21 gennaio, raccoglie l'impresa di Marcello Sanguineti e dei suoi compagni

A Chiavari continua la mostra Karakorum
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A Chiavari sono diverse le iniziative per conoscere il Karakorum, una delle principali catene montuose della Terra e le problematiche che la riguardano. Immagini, dibattiti con il pubblico, filmati, visite guidate e presentazioni per studenti illustreranno le vie aperte su massicci precedentemente inesplorati, le problematiche ambientali relative al cambiamento climatico e le ricadute geopolitiche legate alla guerra fra Pakistan e India.

La spedizione Karakorum 2017

La spedizione “Karakorum 2017” di Marcello Sanguineti, Gian Luca Cavalli e Michele Focchi, si è svolta sulle montagne delle alte valli del Kondus e Kaberi, al confine tra Pakistan e India, nell’ambito del progetto “TransLimes: Esplorazione, Alpinismo, Ricerca”. Una delle vie aperte in occasione di quella spedizione ha ricevuto la nomination ai Pioltes d’Or, il massimo riconoscimento alpinistico a livello mondiale. Sono state presentate anche immagini storiche, fornite da Dieter Hilliges, della spedizione tedesca del 1964 - la prima ad operare nell’alta Valle Kondus. Inoltre, viene proiettato anche il video del progetto “Sulle Tracce dei Ghiacciai”, ideato e diretto da Fabiano Ventura, fondatore di MacroMicro l’ associazione nata con l’obiettivo di divulgare presso il grande pubblico, in particolare alle nuove generazioni, le tematiche ambientali.

Claudio Smiraglia, membro del Comitato Glaciologico Italiano e già Professore Ordinario di Geografia Fisica e Geomorfologia all’Università di Milano, per l’occasione ha fornito la documentazione relativa all’evoluzione degli apparati glaciali. Attraverso le immagini di Harish Kapadia, autore e redattore dell'Himalayan Journal, sono documentati anche gli aspetti geopolitici legati al “conflitto del Siachen” in atto fra Pakistan e India sull’omonimo ghiacciaio nell’ambito della guerra del Kashmir.

Sabato 23 dicembre si è svolta a Palazzo Rocca l’inaugurazione della mostra e all’Auditorium San Francesco è stato proiettato il film-documentario che racconta la spedizione “Karakorum 2017”, insieme ad alcune immagini che descrivono la mostra.

La mostra sarà visitabile fino al 21 gennaio 2024, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

I commenti

« Dopo il grande successo di “Antarctica 2020” dello scorso anno, Palazzo Rocca è tornata ad essere protagonista con una nuova mostra di carattere ambientalista, "Karakorum", accompagnata dalla proiezione di vari docufilm - ha dichiarato nei giorni scorsi l’Assessore alla Cultura, Silvia Stanig - Immagini suggestive e paesaggi mozzafiato ci coinvolgono nei racconti carichi di passione, progetti ed emozioni di Marcello Sanguineti, che ha raccolto e organizzato questo eccezionale materiale. Una mostra pensata per grandi e giovanissimi, come l'anno scorso, per festeggiare insieme il Natale senza perdere di vista il piacere di crescere imparando qualcosa in più».

«Il mio progetto più ambizioso è quello di coniugare l’esplorazione e l’alpinismo nelle aree montuose più remote alla ricerca scientifica in quelle stesse aree, dedicata alla tutela dell’ambiente, all’analisi della diffusione delle sostanze inquinanti e all’impatto delle attività antropiche sugli ecosistemi più fragili – spiega Marcello Sanguineti - L’attività divulgativa a valle di queste spedizioni è di fondamentale importanza per sensibilizzare a problematiche ambientali. Negli ultimi due anni il Comune di Chiavari e, in particolare, l’Assessorato alla Cultura che ha dimostrato grande interesse in questo senso, mettendo a disposizione risorse e spazi pregiati, quali Palazzo Rocca e Auditorium San Francesco, per supportare questa attività. Sono orgoglioso che ciò avvenga nella città dove sono nato e in cui da sempre risiedo e mi auguro di poter organizzare altri eventi di questo tipo».

Il Karakorum

Il Karakorum è un gruppo montuoso situato a nord-ovest dell᾽Himalaya, da cui lo divide la fossa del fiume Indo. Chiamato anche “Terzo polo”, è la zona del mondo maggiormente ricoperta da ghiacciai, a parte le calotte polari. Si tratta di un’area dove esistono massicci poco noti o addirittura quasi inesplorati, che offrono obiettivi esplorativi, scientifici ed alpinistici estremamente interessanti, come le montagne delle valli Kondus e Kaberi, nella regione pakistana del Gilgit-Baltistan, al confine con il Kashmir indiano. Attorno al Karakorum vivono popoli di etnie e culture diverse: Balti, Hunzakut, Kirghisi, Wakhi. Le attività esplorative e alpinistiche sono rese particolarmente complesse dal fatto che questa immensa distesa di vette e ghiacciai si trova nel bel mezzo del conflitto del Kashmir, che dal 1947 contrappone Pakistan, India e, in parte minore, Cina. Sul Ghiacciaio Siachen, conteso fra Pakistan e India, si combatte oltre i 6000 metri di quota; per questo, è considerato “il campo di battaglia più alto della Storia”. I ghiacciai alimentano grandi fiumi, fra cui l’Indo (più del 50% della sua portata proviene da nevi e ghiacciai del Karakorum) e sono una risorsa strategica che fornisce acqua per usi civili, energia idroelettrica ed agricoltura in Pakistan. Il glacialismo del Karakorum si presenta come un elemento chiave per lo studio degli effetti del cambiamento climatico sul regime attuale e futuro dei fiumi.

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