L'APPUNTAMENTO

A “Libri Naviganti” approda la storia di Sadia

Calata Ovest e Lega Navale presentano il romanzo di Donatella Mascia storia vera e omaggio alla forza delle donne

A “Libri Naviganti” approda la storia di Sadia
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Un nuovo appuntamento per la rassegna “Libri Naviganti”. Il marina resort Calata Ovest del Gruppo Marinedì, si prepara ad ospitare un appuntamento, carico di valenze culturali e sociali, grazie alla sinergia con la Lega Navale di Chiavari & Lavagna. Domenica, 28 luglio, alle 19.30, sulla terrazza panoramica in banchina, consueto salotto letterario a cielo aperto, si terrà un nuovo intenso incontro con l’autore, ospite Donatella Mascia e il suo romanzo “Sadia. Storia di una donna” (Stefano Termanini Editore).

L'appuntamento

Una storia vera che racconta momenti difficili, ma anche una storia di riscatto, di speranza e di coraggio. Presentato per la prima volta l’11 maggio scorso, al Salone Internazionale del Libro di Torino, il romanzo di Donatella Mascia nasce e germoglia dalla vicenda umana di Sadia, che sarà presente all’incontro. Dice l’autrice: «Alcuni lettori mi hanno chiesto: “Perché questo romanzo?”. Ci sono molte ragioni, rispondo io. Ho voluto dare un messaggio di speranza. Questo è il mio primo obiettivo. Dinanzi ai fatti di cronaca di cui ogni giorno leggiamo, fatti drammatici, spesso cruenti, la storia di Sadia è storia a lieto fine: Sadia, infatti, ce la fa. Il primo impulso a scrivere il libro mi è venuto dal cuore. È Sadia che mi ha ispirata, è giovane, minuta, delicata, ma la sua forza interiore ti avvolge e ti travolge. La conosci e non puoi tacere, devi dire tutto, devi essere impietoso, perché non c’è più spazio per la reticenza». “Sadia” è un libro scritto con uno stile che taglia come un coltello, che è tutta azione e forza, pathos e valori, fatti che accadono e invito, per il lettore, alla riflessione e alla consapevolezza, a saperne di più, per impedire che accadano fatti ingiusti, ad agire per un mondo in cui la speranza di un destino migliore sia a tutti accessibile.

Chiara Vigo, direttrice di Calata Ovest:

Siamo felici di poter ospitare questo importante incontro nell’ambito della nostra rassegna “Libri Naviganti” per una serie di diverse ragioni. Intanto per la collaborazione con la Lega Navale, che dà concretezza alla nostra volontà di creare sinergie con le realtà del territorio. E poi per la valenza di questo libro, che ci offre un’occasione per riflettere su una problematica urgente, attraverso una storia realmente vissuta e ringraziamo sin d’ora l’autrice e la protagonista per il loro impegno e la loro forza che dà coraggio a tutte le donne che vivono situazioni difficili

Monica Corte, presidente della Lega Navale Chiavari & Lavagna:

"Tra gli ambiti di interesse della Lega Navale Italiana, che la nostra sezione di Chiavari-Lavagna porta avanti con successo, rientra anche la collaborazione con il mondo letterario che non si esaurisce nel proporre esclusivamente temi a carattere marinaresco, ma naviga anche nell’attualità e nel sociale. E’ in questo contesto che quest’anno si propone un incontro letterario estivo speciale dedicato alle donne, alla loro resilienza e alla speranza di vita e di futuro che portano in sé. L'evento in collaborazione con Calata Ovest suggella una volontà comune di collaborazione, costante e sinergica, nel sostenere progetti di valore sociale e letterario".

Come si anticipava, all’incontro sarà presente anche Sadia Sharmin Rita, la cui vita è oggetto della narrazione del libro, che porterà la sua testimonianza di donna che è riuscita a sottrarsi a un destino di violenza e umiliazione. Sarà un dialogo a tre che coinvolgerà Donatella Mascia, Sadia Shamir Rita e l’editore Stefano Termanini che sottolinea:

"Sadia è, al tempo stesso, la protagonista del più recente libro di Donatella Mascia e la summa di tutte le donne, anzi di tutti gli esseri umani, che un inspiegabile omaggio a vecchi riti e tradizioni condanna a subire umiliazioni e sofferenze. Appena più che bambina, Sadia, ragazza del Bangladesh, è costretta dalla famiglia a legarsi in matrimonio a un uomo ignorante e violento, che lei detesta. Per liberarsi e trovare la sua strada, per riappropriarsi della sua vita, Sadia prima fugge, poi chiede aiuto alle istituzioni italiane. È l’Italia, che in questo libro fa un’ottima figura, a darle consapevolezza delle sue possibilità, a offrirle lingua e cultura, protezione e un nuovo futuro. Sadia sarà libera di costruirlo come si sente e secondo i suoi desideri".

 

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