Alla scoperta dell'oasi dell'Entella con la Lipu

Appuntamento domenica 15 ottobre lato Lavagna

Alla scoperta dell'oasi dell'Entella con la Lipu
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Un'occasione per conoscere meglio l'oasi dell'Entella e i suoi abitanti: è l'escursione che la Lipu offre per domenica 15 ottobre.

Ritrovo domenica 15 ottobre alle 8.15, nell'area ludica dei cani lato Lavagna

L’appuntamento è per domenica 15 ottobre: ritrovo alle 8.15 presso l’area ludica dei cani, lato Lavagna. Lipu Tigullio, già da alcuni anni, organizza, in occasione del passaggio migratorio, un’escursione guidata e gratuita, aperta a tutti per far conoscere meglio l’oasi e i suoi abitanti. I volontari, esperti ornitologi e birdwatchers, aiutano i partecipanti ad avvistare anche gli uccelli più schivi o mimetici e arricchiscono le osservazioni di informazioni scientifiche sulle varie abitudini degli animali presenti. «E’ un’occasione per trascorrere insieme una giornata nella natura, ma a due passi da casa - ricorda Federica Bisanti, referente Lipu per il Tiigullio - per imparare ad osservare il fiume Entella con occhi diversi rispetto al passante distratto, apprezzandone i dettagli e le bellezze». Si consiglia abbigliamento e scarpe comode, binocolo o macchina fotografica. Per informazioni: tigullio@lipu.it; pag Fb Lipu – Gruppo del Tigullio; tel. 327/2687663.

Un'oasi ricca, riconosciuta negli Anni Ottanta

«Per essere lungo solo sei chilometri e pur essendo molto frequentato ha una ricchezza naturalistica che pochi conoscono. Per questo la Lipu nel 1988 chiese alla provincia di farne un’oasi protetta e fu così che il fiume Entella diventò un’area importante per il suo ambiente naturale, soprattutto per l’avifauna selvatica». Federica Bisanti  ripercorre le tappe di un’area che ogni giorno vediamo, ma che poco conosciamo. «Il primo intervento della Lipu sull’oasi fu quello di proteggerla dalla caccia ed ecco che in pochi anni si ripopolò di uccelli acquatici - ricorda - come gli aironi dal lungo collo snodato, i “cavalieri d’Italia”, eleganti nel volo in gruppo, come nel muoversi a terra con le loro sottili zampe rosse, il grazioso Corriere, chiamato così proprio per il suo correre velocemente lungo il greto del fiume, la litigiosa Folaga e il velocissimo Martin pescatore».

L'oasi non è solo il fiume, e anche di notte ospita vita

Ma l’oasi non è solo il fiume: è anche la vegetazione che cresce sulle rive e che ospita diversi passeriformi, «come il colorato cardellino, l’usignolo di fiume, schivo nel farsi vedere, ma facile da ascoltarne il verso, il confidente pettirosso, il fringuello dal canto melodico. Le specie più facili da osservare sono gli anatidi: non solo germano reale, ma anche l’alzavola, il mestolone, il moriglione, la marzaiola». Anche di notte c’è vita nell’oasi: «La civetta apprezza molto i campi coltivati dove trova i piccoli roditori, le sue prede preferite; i pipistrelli, abilissimi cacciatori di moscerini e zanzare, il riccio a caccia di lumache e insetti nocivi all’agricoltura. Ma questa ricchezza è conosciuta a pochi».

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