Grande festa a Castel Dragone per i 150 anni del Nautico Colombo. Nelle sale dell’antico maniero è stata inaugurata la mostra fotografica dedicata a una delle eccellenze del territorio camogliese. Una realtà che unisce storia e tradizione marinara, profondamente legata al tessuto, non solo culturale, camogliese. Un rapporto e un senso di appartenenza imprescindibile con la “Città dei Mille Bianchi Velieri” dal 1875, l’anno di apertura.
La mostra
Punto di riferimento formativo per generazioni di aspiranti lupi di mare, come ha sottolineato il sindaco Giovanni Anelli (ex allievo come il vicesindaco Lorenzo Ghisoli) che garantisce numeri di peso per gli sbocchi lavorativi post diploma.
Dopo la nuotata amatoriale del 27 settembre, le celebrazioni per il 150° anno dalla fondazione, il taglio del nastro della mostra, un “viaggio” tra passato e presente dell’istituto camogliese tra documenti e immagini d’epoca e strumenti per la navigazione (alcuni usati già nel 1700), esposti al piano superiore, e ricordi attuali, come le foto del supertecnologico simulatore di volo acquistato con i fondi del Pnrr e della consegna del crest dell’Amerigo Vespucci da parte del comandante Giuseppe Lai lo scorso giugno.
A fare gli onori di casa il preside Paolo Fasce e la fiduciaria Diana Toron, insieme all’Amministrazione comunale, presente con il sindaco Giovanni Anelli, il vicesindaco Lorenzo Ghisoli, il presidente del consiglio e delegato alla Cultura Paolo Terrile, il consigliere di maggioranza Claudio Pompei e il consigliere di opposizione Rocco Antonucci.
Due studentesse del Colombo, in divisa, hanno accolto gli ospiti e un gruppo di studenti ha illustrato i dettagli della mostra, che è visitabile fino a domenica 19 ottobre e ha il patrocinio dei Comuni di Camogli e Recco.
Tra le autorità che hanno partecipato al taglio del nastro la consigliera regionale Lilli Lauro («Gli allievi del Nautico Colombo non portano solo la bandiera di Camogli ma di tutta l’Italia», ha detto), il consigliere comunale di Recco Leonardo Baldineti, il vicecomandante dell’Ufficio locale marittimo di Camogli Giuseppe Mastrosimone, il presidente della Società Capitani e Macchinisti Navali Massimiliano Gazzale con uno dei soci storici, Bruno Malatesta e il cavalier Renato Causa della Guardia Costiera Ausiliaria.
Per le associazioni di Camogli presenti, tra gli altri, una delegazione del gruppo U Dragun, guidata dal capobarca Andrea Costa, il Club Vela Camogli con il presidente Francesco Doddis e la Lega Navale di Camogli con la presidente Marina Mattera. Poi gli insegnanti di Scienze della Navigazione Antonio Adduci e Andrea Galàti, il tecnico di laboratorio macchine Andrea Passarelli e l’assistente amministrativa Mariella Riu.
Il dirigente scolastico Paolo Fasce ha dettato i ritmi e introdotto gli interventi delle autorità con maestria, coadiuvato dalla fiduciaria Diana Toron. All’allestimento della mostra ha collaborato il prof. Riccardo Antola, recentemente nominato dirigente dell’Istituto comprensivo di Santa Margherita Ligure.
Al vernissage hanno preso parte anche l’ex fiduciaria Mirella Iacopi, che ha guidato a lungo il Colombo, fino al 2019, e Marika Tassara, insegnante all’Istituto Tecnico per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Maro Polo, l’altra scuola superiore camogliese.
Dense di significato, come sempre, le parole del parroco, Don Danilo Dellepiane, che ha citato un brano del Vangelo in cui Gesù dice:
«Distànziati verso il profondo», invitando gli studenti del Nautico a spingersi al largo, lontano dalla mediocrità, «scegliendo sempre ciò che è più rischioso ma che porta alla vera libertà».