Cultura

Cinema drive in ai tempi del covid? Bocciato, piuttosto all’aperto

Per Passalacqua e Colombi è un'idea infattibile, ha più senso un'arena estiva

Cinema drive in ai tempi del covid? Bocciato, piuttosto all’aperto
Pubblicato:

Drive In ai tempi del coronavirus? Un’idea bella rilanciata in questi giorni in Italia, ma poco attuabile nel nostro territorio: piuttosto, la via percorribile sembra quella del cinema all’aperto, se mai si riuscirà.

Cinema

"Un’idea costosa ma soprattutto impraticabile, quella dei Drive In", commenta Alberto Passalacqua, titolare del Cinema Centrale di Santa Margherita Ligure e gestore anche delle sale di Sestri Levante, Rapallo e in Piemonte a Novi Ligure nonché presidente dell’Anec, l’Associazione nazionale esercenti cinema per la Liguria.

"Mille gli aspetti di un Drive In, dallo schermo (almeno di 20 metri) all’area, che deve essere gigante, sino alle auto: in America hanno i macchinoni scoperti, tu ci staresti dentro una Twingo, chiuso, a vedere un film? Piuttosto, potrebbe essere un’idea, e ci stiamo lavorando, puntare sul cinema all’aperto, come spazi mi vengono in mente il Conchiglia a Sestri o Villa Tigullio, già allestiti per accogliere eventi: ci sembra una via più percorribile. In estate potremmo riproporre film di successo o grandi classici, se non altro per mantenere il contatto con il nostro pubblico".

Quel che è certo è che un cinema all’aperto potrebbe essere un volano per la filiera, in attesa di riaprire.

Riguardo più in generale la situazione dei cinema, "è un disastro - continua Passalacqua - siamo fermi e non sappiamo quando potremo riaprire e in che condizioni. Tra l’altro ne veniamo da tutta una serie di investimenti sulle sale che non ci aiutano in questa difficile situazione, senza contare la produzione ferma. Abbiamo scritto alla Regione di manlevarci dalle tasse locali, che sono sproporzionate: pagare enormi spazi inutilizzati in questo momento non ha senso, sarebbe una bastonata notevole per tutta la categoria. Inoltre siamo in attesa di sapere in quale cifra consisterà l’aiuto del Governo al settore. In sostanza comunque, se ripartiremo a settembre, saremo già fortunati. Un segnale di speranza lo lancia il Festival di Venezia a settembre che non sembra annullato, anzi». Sul fatto che il virus fosse presente già a dicembre, Passalacqua mostra delle riserve: «Nel periodo natalizio abbiamo avuto almeno mille persone al giorno, non solo della Liguria, i film di Natale sono andati tantissimo, stiamo parlando di persone una accanto all’altro per giorni, quindi naturale mi vengano delle perplessità, anche se sulla salute pubblica non si discute, ma ogni tanto qualche dubbio è lecito".

Sul Drive In è dubbioso anche Massimo Colombi, gestore del cinema Mignon di Chiavari:

"Bocciato, troppe cose da mettere insieme: mi sono informato, intanto servirebbe uno spazio enorme per almeno un centinaio di auto, poi una distanza di tre metri tra un'auto e l'altra; l’autoradio dovrebbe rimanere accesa con possibile conseguenza di batteria scarica, senza contare il caldo dentro al mezzo, le zanzare e via dicendo. A Portovenere da alcuni anni seguiamo il cinema all’aperto e ci sembra un’idea più percorribile anche nel Tigullio".

Per quanto riguarda il cinema, il Mignon ha proiettato l’ultimo film il 7 marzo:

"Speriamo in una ripartenza a fine giugno, se lo fanno le altre attività, perché noi no? Avevamo già attuato proiezioni con il distanziamento, sacrificando i nostri 193 posti a sedere e mettendone a disposizione una sessantina a distanza. Le grandi società hanno rimandato la maggior parte dei film al 2021, ma ci sono una serie di film che potrebbero comunque uscire. Inoltre stiamo valutando se aderire ad una piattaforma dove poter scaricare e vedere da casa i film previsti nella nostra programmazione".

Un modo, anche questo, per sostenere l’unico cinema presente a Chiavari.

Seguici sui nostri canali