comunione e liberazione

Compagnia delle Opere, a Chiavari Julián Carrón

Venerdì 18 novembre a Chiavari l’appuntamento conclusivo del Percorso Associativo

Compagnia delle Opere, a Chiavari Julián Carrón
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Si svolgerà venerdì 18 novembre a Chiavari presso Auditorium San Francesco, alle ore 21.00, l’appuntamento conclusivo del Percorso Associativo di Compagnia delle Opere Liguria aperto a tutte le imprese, professionisti e soggetti del terzo settore del territorio. Il titolo di quest’anno sarà: “Il nuovo alfabeto del lavoro. Comprendere e attraversare la sfida educativa nel “lavoro del XXI secolo”.

Da quattro anni, Compagnia delle Opere Liguria propone ai propri associati un momento di chiusura dell’anno, in cui condividere con tutti, soci e amici, i frutti e il significato del lavoro fatto durante l’anno. Dopo gli incontri di Genova a Palazzo Ducale, quest’anno abbiamo un appuntamento speciale a Chiavari. Nel proprio percorso annuale 2022, gli associati di Compagnia delle Opere Liguria hanno scelto di lavorare sulle urgenze e le nuove domande emergenti intorno al tema del “capitale umano” o del “lavoro sostenibile”. In questo percorso, è emersa la consapevolezza del carattere educativo della sfida del “nuovo lavoro”: si tratta di un radicale cambio di paradigma, che chiama in gioco tutti gli attori del lavoro, al livello più personale. Il dialogo che proponiamo vuole essere un’occasione di lavoro offerta a tutti per comprendere la portata del cambiamento in atto, e per mettersi in grado di affrontarlo a partire dal suo vero significato.

Dialogheranno:
• Marco Bentivogli, editorialista e studioso del mercato del lavoro, coordinatore Base Italia
• Julián Carrón, docente di Teologia, Università Cattolica del Sacro Cuore

Con la moderazione di Guido Bardelli, presidente della Compagnia delle Opere.

Ci occuperemo del tema Lavoro sostenibile, su cui abbiamo ampiamente lavorato durante l’anno:

• Nella prima tappa di marzo, con Marco Bentivogli, abbiamo scoperto che essere disponibili “a un nuovo linguaggio” per affrontare il lavoro delle persone è uno dei temi più urgenti per la sopravvivenza di un’azienda: curare le persone coinvolte all’interno di un’impresa, risintonizzandosi continuamente su nuovi bisogni è fondamentale per garantire una durevolezza al proprio lavoro. Il racconto dell’esperienza di imprenditori ci ha offerto la consapevolezza che il vero capitale scarso oggi è il lavoro e le competenze delle persone.

• A maggio, dialogando con Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’Amicizia tra i popoli di Rimini, abbiamo affrontato la necessità di rendere i collaboratori protagonisti del processo di crescita dell’azienda, suscitando la loro libertà e responsabilità, e soprattutto essendo coscienti che chi arriva al primo lavoro oggi sperimenta come primo ambito di socialità organizzata proprio il posto di lavoro.

• A giugno, durante Expandere, Alessandro Kadolph ci ha condotto per mano tra i casi concreti e gli esempi dei partecipanti: abbiamo scoperto che è importante individuare e saper riconoscere il talento che c’è nelle persone, diventare ricercatori appassionati per poterlo tirare fuori.

• Per finire, a settembre, abbiamo scoperto che “educare” è un’azione imprenditoriale, non solo un’azione propria dell’ambiente scolastico e familiare, ma anche di quello lavorativo. Abbiamo constatato che l’azienda va concepita a tutti gli effetti come un luogo educativo: bisogna cominciare a gestire il lavoro come un ambito che deve permettere di apprendere, di crescere, di sviluppare una propria identità, i propri talenti, le cosiddette character skills.

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