Camogli

Crisi del Teatro Sociale, nuovo CdA per salvarlo

Il Teatro era in difficoltà già prima della pandemia: la chiusura obbligata a partire da marzo 2020 ha naturalmente solo peggiorato le cose

Crisi del Teatro Sociale, nuovo CdA per salvarlo
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In una nota del Comune di Camogli, si riepiloga la situazione difficile del Teatro Sociale, in crisi anche a causa della pandemia, che ha visto rivoluzionare il proprio consiglio d'amministrazione in vista di un tentativo di rilancio.

Crisi del Teatro Sociale, nuovo CdA per salvarlo

“I soci della Fondazione Teatro Sociale Camogli, nel corso dell’Assemblea dei soci, hanno fatto un’attenta e puntuale valutazione in merito alla preoccupante situazione economica e finanziaria in cui la Fondazione si è venuta a trovare nel corso dei primi anni di avviamento dell’attività artistica e gestionale del Teatro dopo la sua ricostruzione. Una crisi aggravata dalla pandemia, che ha comportato la chiusura della struttura a partire dal marzo 2020.

Il blocco dell’attività ha provocato ulteriori conseguenze negative sul fondo patrimoniale per cui i Soci, per la sua ricostituzione e al fine di evitare lo scioglimento della Fondazione, hanno deciso di porre in essere una serie di azioni finalizzate al suo rilancio. In particolare, dopo la presa d’atto delle dimissioni del Presidente e dei componenti del CdA attualmente in carica, i Soci hanno proceduto alla nomina di un nuovo Consiglio così composto: Ing. Maurizio Castagna, Avv. Paolo Cichero, Prof. Avv. Enzo Roppo, Dott. Walter Chiapussi e Dott.ssa Lella Guatelli.

Il nuovo CdA a sua volta dovrà eleggere tra i propri membri il Presidente indicato dal Comune di Camogli nella figura dell’ing. Maurizio Castagna e il Vice Presidente indicato dai Palchettisti nella figura dell’Avv. Paolo Cichero, tutte figure di spicco e di grande rispettabilità, competenza e capacità di visione, che, come in una famiglia, si batteranno per garantire al Teatro Sociale al contempo la stabilità economica e la vitalità culturale e il respiro universale che è nella vocazione di ogni grande teatro.

Il nuovo CdA dovrà inoltre provvedere a nominare un nuovo Sovrintendente, in possesso di requisiti professionali ed umani, idonei a far fronte alla pesante sfida di risanamento e di sviluppo che la Fondazione si appresta ad affrontare.

Inoltre il nuovo CdA avrà 45 giorni per predisporre alcune decisive azioni per l’approvazione di un’apposita Assemblea dei Soci:
– una modifica dello statuto, prevedendo la trasformazione dell’attuale Fondazione in impresa sociale, adeguato alla normativa del Terzo Settore, entro il 31 marzo 2021, per non perdere le loro proprie prerogative giuridiche e fiscali e prevedendo inoltre il mutamento della forma di adesione del Comune di Recco da membro effettivo a Socio Fondatore Onorario.
– un piano economico-finanziario con sviluppo pluriennale che fornisca delle credibili e verificabili indicazioni su come far fronte all’attuale situazione debitoria e alla futura gestione della Fondazione che deve risultare con i conti in equilibrio in maniera tale da permettere anche agli enti pubblici di concorrere alla ricapitalizzazione del fondo.
– un piano di raccolta fondi ad incremento del fondo di dotazione al fine di renderlo adeguato ai fabbisogni della Fondazione; nonché una proposta di valorizzazione della convenzione di concessione tra il Condominio TSC e la Fondazione TSC.
– apposite convenzione con gli Enti Locali del territorio di riferimento per l’ottenimento di contributi in conto esercizio volto al sostegno dei costi di funzionamento del teatro."

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