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Haiku in zeneize con In punta di penna

Questo piccolo ma prezioso volumetto è il terzo pubblicato dai Servizi Bibliotecari, tra quelli nati dalla realizzazione dei progetti del Laboratorio di scrittura creativa della biblioteca 

Haiku in zeneize con In punta di penna
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Questa mattina sulla pagina Facebook del Comune di Santa Margherita Ligure (dove è ancora visibile il video) è stato presentato il libro “Haiku in zeneize” di Benedetto Mortola e del Gruppo di scrittura creativa “In punta di Penna”  a cura di Maria Marchetti, edita dai Servizi Bibliotecari del Comune di Santa Margherita Ligure.

Questo piccolo ma prezioso volumetto è il terzo pubblicato dai Servizi Bibliotecari, tra quelli nati dalla realizzazione dei progetti del Laboratorio di scrittura creativa della biblioteca (quest’anno tenutosi a distanza). I precedenti sono: una raccolta di corti teatrali dal titolo “Sognare di Domenica” e “L’Idrovolante e altre storie”, tutti stampati dalla SEF di Rapallo.

Durante il collegamento Benedetto Mortola, che ha tenuto il corso di Scrittura creativa quest’anno, ha raccontato di come è nata l’idea di realizzare questo  progetto editoriale originale ed unico nel suo genere, e di come si è sviluppato. “L’haiku nasce in Giappone come breve componimento poetico che porge emozione – ha spiegato Mortola – Noi lo abbiamo realizzato con lo ‘spirito’ occidentale, discostandoci da quello originale giapponese, in lingua genovese, ma nel rispetto della metrica ufficiale”.

Il libretto degli Haiku è stato stampato in 200 esemplari. Cinquanta copie saranno destinate ad una raccolta fondi, il cui ricavato andrà all’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) Onlus. Per l’acquisto di queste copie occorre rivolgersi alla biblioteca di via C. Vignolo.

Dichiara l’Assessore alla Scuola e all’Associazioni Beatrice Tassara: “Gli amici non vedenti ci possono guidare a sentire meglio le parole. Sentire meglio con le orecchie, con il cuore e mettersi nei panni degli altri. Questo libretto è un altro pezzettino di cammino che la nostra comunità ha fatto con umiltà per andare incontro agli altri”.

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