Il Centro Visite delle Batterie è aperto i primi tre giorni di novembre

Insieme alle guide del parco si può entrate nel "cuore" delle Batterie

Il Centro Visite delle Batterie è aperto i primi tre giorni di novembre
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Il Centro Visite delle Batterie è aperto i primi tre giorni di novembre. Poi chiuderà.

Il Centro offre agli escursionisti diverse tipologie di visita, alla scoperta della storia della 202^ Batteria Chiappa. È allestito con impianti tecnologici, può essere visitato gratuitamente ed offre un primo approccio generale alla tematica.

All’interno del Centro Visite le guide del Parco di Portofino forniscono informazioni riguardanti la storia delle Batterie e il Parco a 360°. Interessante anche la possibilità di acquistare prodotti locali tipici e gadget.

Per approfondire la storia è possibile partecipare ad una delle due visite guidate giornaliere della durata di 1 ora che porteranno alla scoperta degli angoli nascosti di queste installazioni militari della Seconda Guerra Mondiale. Durante le visite guidate il Centro resterà chiuso. Insieme alle guide del parco si può entrate nel "cuore" delle Batterie, visitando angoli altrimenti non visibili al pubblico, come ad esempio le gallerie scavate nella roccia ed utilizzate come Santabarbara.

Lo storico Gianfranco Coari ha compiuta una lunga e puntuale ricerca, recandosi anche in Germania, prima di pubblicare il suo volume “Bunker della guerra sul Monte di Portofino” Ed. Microart’s Recco, 2013, dove descrive in modo preciso l’intero complesso di costruzioni e la dotazione di uomini e armamenti.

Il complesso delle Batterie fu inizialmente costruito dal Genio Militare Italiano.

Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, ai militari italiani subentrò un reparto della Kriegmarine tedesca. Era tuttavia presente anche un piccolo contingente italiano.

Le Batterie facevano parte di un più articolato presidio di difesa che comprendeva altre località sul Monte di Portofino: San Fruttuoso, Base O, Punta Chiappa, il Semaforo Vecchio, il Semaforo Nuovo, il Paradiso e Portofino Vetta.

Dalla testimonianza riportata nel suo diario, il soldato tedesco Hans Hill che era di stanza a Punta Chiappa, racconta come, quotidianamente, i soldati tedeschi avevano l’ordine di esercitarsi a sparare con le armi in loro possesso.

Molto più complesse risultavano le esercitazioni di tiro con i cannoni antinave da 152 mm. della batteria. Per permettere ai cannoni di sparare ad un bersaglio che potesse realmente consentire al personale addetto al pezzo d’artiglieria, di perfezionare la capacità di colpire un obiettivo al largo della costa, era necessario rimorchiare una zattera sulla quale veniva posizionato un bersaglio, una specie di vela di colore bianco. Una volta arrivati alla distanza concordata per il tiro utile dei cannoni, la zattera veniva abbandonata dal rimorchiatore, che rientrava in porto. A quel punto i tre cannoni antinave della Batteria Chiappa, cominciavano a sparare contro il bersaglio. Naturalmente, il passaggio nello specchio acqueo antistante era proibito, e veniva concesso soltanto ad alcuni pescatori negli orari concordati.

Queste ed altre informazioni sono consultabili all’interno del Centro Visite, dove è possibile anche visionare foto, scritti e video interviste a testimoni dell’epoca. Ognuno racconta, dal suo punto di vista, quello che è successo e come si viveva in tempo di guerra.

Per maggiori informazioni contattare

LabTer Parco di Portofino scrivendo una email a labter@parcoportofino.it

o telefonando al 3480182556 oppure al 3480182557

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