La mostra dedicata a Edoardo Mazzino a Palazzo Rocca a Chiavari

E' stato uno dei più attenti studiosi del paesaggio e fra i primi a mettere in guardia dai rischi di un uso dissennato del territorio

La mostra dedicata a Edoardo Mazzino a Palazzo Rocca a Chiavari
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Da giovedì 22 marzo fino al 1° maggio, Palazzo Rocca ospita la mostra “Edoardo Mazzino. La conservazione dei monumenti e la difesa del paesaggio in Liguria”, curata da Francesca, Emilia e Lorenza Mazzino, in collaborazione con il MIBACT e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Genova.

Chi era l'architetto Mazzino

Dopo la celebrazione dei cento anni della sua nascita con una mostra a Palazzo Ducale, gli schizzi, le annotazioni, le schedature e le analisi arrivano a Chiavari, fornendo non solo una testimonianza sul metodo di lavoro dell’architetto Mazzino, in Soprintendenza dal 1950 al 1974, ma soprattutto un percorso utile per capire la sua visione, decisamente in anticipo rispetto agli anni della ricostruzione post-bellica.
L’architetto Mazzino, classe 1917,  è stato Soprintendente ai Monumenti della Liguria dal 1964 al 1973, ha diretto a Chiavari il restauro della Chiesa Nostra Signora delle Grazie e della facciata del Palazzo “dei portici neri”. Nel corso della sua carriera ha studiato e restaurato numerosi complessi monumentali in Liguria, tra cui (nella Riviera di Levante) Valle Christi, l’Abbazia di San Fruttuoso, le chiese di San Niccolò dell’Isola di Sestri Levante e di Sant’Ambrogio di Uscio.
Edoardo Mazzino  è stato uno dei più attenti studiosi del paesaggio e fra i primi a mettere in guardia dai rischi di un uso dissennato del territorio; l’architetto aveva previsto il pericolo di un incontrollato sviluppo urbanistico sull’ambiente, un equilibrio delicato, dove ogni cambiamento doveva fare i conti con il passato. L’analisi e la tecnica di restauro dei monumenti non possono essere scollegati dal paesaggio naturale e trasformato dall’uomo e dai problemi inerenti alla situazione del monumento e alla sua tutela.
Durante la sua carriera non si è occupato solo della sua città, Genova, ma ha tutelato anche il Promontorio di Portofino, le Cinque Terre, unendo così confini geografici, geologia, economia e sociale.

Venti pannelli illustrano l'attività di Mazzino nel Levante ligure

La mostra si articolerà in una ventina di pannelli che illustreranno l’attività di Mazzino nel Tigullio e in particolare a Chiavari, con scritti e disegni originali, pubblicazioni e lettere dell’architetto tratte dall’archivio della famiglia Mazzino.
Come iniziative collaterali si alterneranno conferenze dedicate all’attività di restauro e conservazione di Mazzino, tenute dall’arch. Gianni Bozzo (già Soprintendente per Beni Ambientali e Architettonici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli), dall’arch. Roberto Leone (Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio) e dall’arch. Francesca Mazzino, figlia di Edoardo e docente di Architettura del Paesaggio all’Università di Genova ( in allegato gli appuntamenti previsti).

Un'opportunità per riscoprire la storia di Chiavari

“È un’opportunità per riscoprire la storia della città, grazie all’intervento di un Soprintendente lungimirante, qual è stato Edoardo Mazzino - commenta il vice sindaco e  assessore alla cultura Silvia Stanig -. Era importante che la mostra dedicata all’Architetto Mazzino arrivasse a Chiavari dopo il grande successo riscosso a Genova. Mazzino, il cui centenario si è celebrato con questa mostra lo scorso anno,è stato per un decennio Soprintendente ai Monumenti della Liguria, portando avanti importanti ricerche al fine di recuperare e restaurare importanti beni monumentali come, ad esempio, l'abbazia di San Fruttuoso. Ma non solo, cambiò il volto di diversi centri storici liguri, tra cui il recupero e il restauro di buona parte del nostro. I suoi disegni esprimono tutta la maestria e la passione che dedicò alla tutela e alla salvaguardia dei gioielli della Riviera che, con energia, difese dalla speculazione edilizia che contraddistinse quel periodo storico.
La mostra non è solo un’esposizione statica, ma sono in programma importanti appuntamenti con prestigiosi studiosi, specialisti e professionisti che condivideranno la loro esperienza, i loro ricordi e la loro passione con tutti coloro che vorranno partecipare. Sono previste anche alcune visite guidate sui luoghi che hanno beneficiato del lavoro di Edoardo Mazzino a Chiavari. Una mostra nella mostra nella Galleria di Palazzo Rocca a cui i chiavaresi sono invitati: troveranno in dialogo la pittura con l'architettura, gli interni con gli esterni, l’effimero con il permanente e avranno modo di esperire l'importanza della tutela del patrimonio”.

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