feste santi e morti

La tradizione degli offiçiêu rivive nel territorio

A Lavagna in vetrina da Dasso, a Piandeiratti la presentazione del libro dedicato

La tradizione degli offiçiêu rivive nel territorio
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E' una tradizione perduta, ma che molti ricordano e che oggi possono ripercorrere attraverso un libro, di recente pubblicato, e in piccoli gesti come quello di esporli (a Lavagna) in vetrina. Parliamo degli offiçiêu, i "cerini", lunghi, bianchi o colorati, lavorati con precisione e avvolti su forme di legno, per formare scarpette, libretti, cestini, spesso abbelliti con fili d'argento, molto popolari in Liguria scomparsi dagli anni Settanta ed utilizzati durante il periodo compreso tra la novena dei morti e la commemorazione dei defunti per le orazioni serali ed il rosario.

A Lavagna

Per chi vuole fare un tuffo nel passato e ammirare dal vero gli offiçiêu, a Lavagna il pastificio Dasso  li ripropone in vetrina in questi giorni dei Santi e dei Morti. Fanno parte della collezione privata della signora "Titti" Valle Sanguineti di Chiavari.

A Piandeiratti (Orero)

Di recente agli offiçiêu  è stato dedicato loro un libro, presentato a Sestri Levante domenica scorsa, che sarà riproposto ad Orero sabato 4 novembre alle ore 16, all’ex Osteria Da u Carlottu dei fratelli Queirolo a Pian dei Ratti. Saranno presenti gli autori Viviana Gori ed Ettore Reati che hanno appunto scritto di recente “Officieu: Acataegheli a-i vostri figgieu”.

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