L'iniziativa

Lavagna in ripartenza, dal 1° al 20 luglio arriva "FestivArt"

"Il coronavirus ci ha spinto a lavorare per sperimentare e progettare tra i primi un evento in clima covid"

Lavagna in ripartenza, dal 1° al 20 luglio arriva "FestivArt"
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La ripartenza arriva anche attraverso la cultura: a Lavagna dal 1° al 20 luglio arriva la prima edizione di FestivArt.

L'iniziativa

"FestivArt vuole rappresentare il momento di rinascita culturale di Lavagna dopo anni di oscurantismo conseguenti ai noti episodi che ne hanno caratterizzato e condizionato non solo la vita economica e amministrativa, ma altresì ne hanno inibito ogni sviluppo artistico culturale e sociale - spiegano gli organizzatori -. E’ stata una sfida nella sfida! Se infatti la pandemia covid-19 ha costretto tutti quanti a rivedere il modo di svolgimento della nostra vita, delle nostre abitudini e delle nostre attività, imponendo drastiche limitazioni, non ci siamo arresi! Nonostante la necessità di dover rivoluzionare il nostro progetto in tempi molto brevi siamo riusciti nel nostro intento, offrendo una proposta “rivisitata in forma Covid”, ma conforme alla nostra volontà iniziale".

Il Comune di Lavagna è quindi orgoglioso di presentare e inaugurare un festival di arte partecipata, denominato "Festivart – Chiamata alle arti", "evento che si pone l’obiettivo di trasformare attraverso l'arte e la poesia il domani della nostra comunità in un “futuro semplice in questo tempo imperfetto” - spiegano - Lo scopo è quello di coinvolgere i cittadini e i turisti, oltre che artisti locali, nazionali ed internazionali, nella realizzazione di opere al fine di offrire alla nostra città un prodotto di arte pubblica e partecipata di ampio respiro nel tempo e nella dimensione artistico/cittadina, dalla poesia di strada al neomuralismo e alla progettazione urbana".

Chi vorrà potrà essere coinvolto direttamente nel processo creativo, diventando coautore, editor e osservatore dell'opera medesima. FestivArt è il connubio tra poesia, arte, creatività diffusa, ricerca, architettura, rigenerazione urbana e partecipazione social.

L'idea è nata dal confronto tra le idee dell'amministrazione e la visione dell'artista Ivan Tresoldi, la cui ideazione, partecipazione e collaborazione ha reso fattibile e concretizzabile l'edizione Zero di questo Festival.

"L'emergenza covid 19 ha ovviamente influito sulla progettazione del Festival imponendo una drastica rimodulazione dello stesso che, essendo stato concepito quale festival di arte partecipata, ha imposto sia una collaborazione della cittadinanza "a distanza", che la rinuncia a tutta una serie di eventi che avrebbero comportato sicuramente condizioni di aggregazione e affollamento ma che verranno riproposti nella prossima edizione. Tutto ciò però non ci ha scoraggiati! Anzi, ci ha spinto a lavorare per sperimentare e progettare tra i primi un evento in clima covid".

La poesia più lunga del mondo

Una tra tutte è la rimodulazione del progetto "la poesia più lunga del mondo” che vedrà la partecipazione fattiva degli studenti che in questo periodo di lontananza dai banchi di scuola sono stati stimolati da maestri e professori ad elaborare parole che andranno a comporre il testo della poesia.

"Sarà bello per i nostri ragazzi camminare sulla passeggiata mare e ritrovare la propria parola impressa sul muro. Abbiamo condiviso con tutti gli insegnanti coinvolti un video elaborato ad hoc dal direttore artistico Ivan Tresoldi che ha spiegato loro il senso e il valore di questo progetto per permettere ai ragazzi e agli insegnanti un contatto diretto con l'artista".

Artisti locali al centro

Altro importantissimo traguardo di questo progetto è il coinvolgimento degli artisti locali.

"Due saranno i progetti che li coinvolgeranno: Con mostre itineranti nei vari quartieri, Lavagna per 20 giorni sarà una grande mostra a cielo aperto dando così la possibilità ai nostri artisti di farsi conoscere dai nostri cittadini e dai turisti. Vogliamo, infatti, dare loro l'occasione di poter esporre le proprie opere permettendo un contatto diretto con il pubblico".

Opere murarie

Sarà anche l'occasione per mettere a disposizione della città il talento, riqualificando con opere murarie punti della nostra città che per troppi anni sono stati abbandonati tanto da apparire ora come luoghi di degrado. Dopo una capillare ricognizione sono stati individuati i punti critici di Lavagna che assolutamente meritano di essere oggetto di abbellimento, dai nostri sottopassi alla galleria Cavour ad alcuni edifici importanti quali le nostre scuole e palestre.

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