Nicola Piovani apre la nuova stagione del Teatro Sociale di Camogli

Premio Oscar per la musica di La vita è bella di Roberto Benigni, il maestro si racconta al pianoforte in un viaggio musicale che percorre le tappe della sua carriera cinematografica e teatrale.

Nicola Piovani apre la nuova stagione del Teatro Sociale di Camogli

La nuova stagione del Teatro Sociale di Camogli diretta da Sergio Maifredi, si apre sabato 26 ottobre con l’ultima creazione del maestro Nicola Piovani: “La musica è pericolosa”.

Piovani: «Il Teatro, secondo me, è il linguaggio principe del futuro»

Un’opera poli-disciplinare in cui la musica è protagonista assoluta, accompagnata o ispirata da immagini e parole, per esprimere con le note, le partiture e le interpretazioni ciò che non si riesce a dire con altri linguaggi e arti. Un atto poetico che trova nel palcoscenico il suo luogo ideale: «Il Teatro, secondo me, è il linguaggio principe del futuro. – ha dichiarato Piovani – Non lo dico in senso provocatorio, tutt’altro. La comunicazione teatrale, con artisti in carne e ossa che recitano, suonano, cantano, ballano per un pubblico in carne e ossa, ha più di due millenni alle spalle nella nostra civiltà. E credo che proprio il moltiplicarsi dei mezzi di riproduzione musicale con velocità esponenziale; proprio la possibilità di riprodurre musica dovunque, in qualsiasi momento, con perfezione tecnologica; proprio le possibilità di raggiungere di questi ascolti senza sforzo, rendono e renderanno sempre più preziosa un’esecuzione di musica dal vivo. Fra qualche secolo, mi immagino, i nostri CD, DVD, Blue Ray, Ipod… saranno nella soffitta del modernariato o dell’antiquariato. Ma ci sarà, ne sono sicuro, qualcuno che suonerà o canterà in un teatro, davanti a un pubblico in carne e ossa».

“La musica è pericolosa” è una frase di Federico Fellini, riferita a quanto la musica aveva il potere di commuoverlo e di portare alla luce la sua fragilità; Nicola Piovani – che ha intitolato così anche un libro pubblicato nel 2014 da Feltrinelli – la utilizza come omaggio al grande regista, ma soprattutto per sottolineare il profondo turbamento e l’infinita gioia scatenati dall’incontro con la bellezza. “La musica è pericolosa – ha affermato – come lo sono tutte le cose profondamente belle: ci cambiano, a volte ci ammalano di bellezza, come gli innamoramenti adolescenziali, pericolosi come i nostri incontri con quella musica che ha la forza di cambiarci dentro”.

Premio Oscar per la musica di La vita è bella di Roberto Benigni

Premio Oscar per la musica di “La vita è bella” di Roberto Benigni, il maestro si racconta al pianoforte in un viaggio musicale che percorre le tappe della sua carriera cinematografica e teatrale.

Ad accompagnarlo sulla scena, cinque musicisti d’eccellenza: alle tastiere e alla fisarmonica Rossano Baldini, al sax e al clarinetto Marina Cesari, al violoncello, alla chitarra e al mandoloncello Pasquale Filastò, alla batteria e alle percussioni Ivan Gambini, e al contrabbasso Marco Loddo.

Le proiezioni video integreranno e arricchiranno il racconto con fotogrammi di film, spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Emanuele Luzzati e Milo Manara hanno dedicato alla sua opera. A scandire le stazioni di questo viaggio in libertà – che vedrà alternarsi l’esecuzione di brani inediti a nuove versioni dei suoi maggiori successi, riarrangiati per tessere un connubio assoluto tra cinema e musica – c’è il prezioso racconto personale dell’autore, intento a rievocare il senso dei frastagliati e appassionanti percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, e di alcuni tra i maggiori registi spagnoli, francesi e olandesi, per il cinema e per il palcoscenico. E’ il racconto di una metamorfosi interiore, costruito grazie a un crescendo di atmosfere dense di sentimento che compone e armonizza una narrazione teatrale in cui la parola arriva dove la musica non può arrivare e, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare.