Parco Portofino al Milano Montagna Festival 2018
Sabato 27 ottobre presso Base Milano, in via Bergognone 34, alle ore 15:00, sarà presentato un progetto per implementare le logiche e gli strumenti dell’economia circolare all’interno dei confini del parco.
Il progetto, sviluppato con la Sda Bocconi, con il sostegno di Novamont, Unes, Lavazza e Cial, vuole essere un modello trasferibile e replicabile in altre aree protette, aree fragili, dove gli impatti e le intensità ambientali delle attività che vi si svolgono devono essere minime.
Identificare le opzioni tecnologiche e gestionali in grado di chiudere il cerchio è l’obiettivo del progetto; per far questo saranno coinvolti gli stakeholder del parco, che vuole comunicare la propria eccellenza circolare, oltre alle meraviglie naturali di cui è tutore.
Si parla molto di marine litter, circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici che finiscono ogni anno negli oceani. In realtà è opportuna una riflessione più ampia sul tema della dispersione dei rifiuti nell’ambiente e sulle sue conseguenze: la gestione dei rifiuti assume infatti connotati ancora più delicati nelle aree con fragili equilibri ambientali.
Si pensi ad esempio al monte Everest, dove stanno venendo alla luce depositi di rifiuti lasciati dagli scalatori per decenni: solo lo scorso aprile una delle iniziative di pulizia della montagna ha raccolto 8,5 tonnellate di rifiuti dispersi.
Le aree montane inoltre sono frequentemente aree in cui, a causa della conformazione geografica o dei vincoli di tutela, anche la gestione tradizionale dei rifiuti richiede sforzi maggiori e più costosi rispetto a quanto avviene altrove, per arrivare agli stessi risultati.
Chiudere il cerchio significa implementare le logiche e gli strumenti dell’economia circolare per ridurre, dove possibile, e dare nuova vita a tutti i rifiuti prodotti all’interno dei confini del parco.