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"Parole per non dimenticare", iniziativa per il Giorno della Memoria

E' possibile inviare i propri contributi audio sul sito dell'associazione

"Parole per non dimenticare", iniziativa per il Giorno della Memoria
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Per celebrare il Giorno della Memoria il 27 gennaio, gli Agitatori Culturali Irrequieti daranno il loro contributo con letture di brani e riflessioni che verranno pubblicati sulla pagina del sito http://www.giandeibrughi.it/.
Chi lo desiderasse può mandare un contributo in formato audio al nostro indirizzo e_mail o whatsapp a questo numero 3518677003.

Il pensiero degli Agitatori Culturali

La memoria è parte della nostra vita, senza la memoria abbiamo smesso di esistere, siamo il nulla.
La memoria è fatta di parole tramandate e con esse le emozioni, il dolore, il coraggio che fanno di noi, individui sensibili ed empatici per poter affrontare il mondo in cui viviamo è soprattutto viverlo.
La memoria è storia, storia del nostro passato che deve essere sempre presente.
Gli errori, gli orrori, non possono essere dimenticati, devono essere di monito per una vita diversa.
Non possiamo permettere che ciò che ha ucciso l'umanità si possa ripetere.
Per togliere ad un uomo la voglia di vivere basta togliergli le radici, e così è stato fatto nei lager, privare l’uomo del proprio passato, dei suoi affetti renderlo un corpo vuoto.
Per non soccombere gli uomini si sono aggrappati ai loro ricordi, ai loro canti, con la memoria
hanno acceso la speranza per potercela fare.
Ed è di questi uomini e donne che andremo a leggere le testimonianze, per far capire e conoscere a quella parte del mondo che ancora nega o resta indifferente di fronte a un massacro perpetrato nel nome della purezza della razza.
Le parole ci racconteranno come l’uomo comune, senza bisogno di gradi e mostrine, sia diventato quel carnefice, che ha denunciati e torturati i vicini di casa, i negozianti dove era solito fare la spesa, si sia sentito investito del potere di vita o di morte sui suoi simili.
Solo l’ignoranza il non avere un proprio pensiero ma assoggettarsi a quello in vigore ha potuto rendere quest’individuo un persecutore, un essere senza umanità, e senza rimorsi.
Un uomo pericoloso.
Uomini piccoli e pericolosi nascono in continuazione, è compito nostro affrontarli tramandando la memoria, perché dimenticare consente alla tragedia di ripetersi.
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