Premio fedeltà del cane, la premiazione
Vincono Willi e "Tutti gli angeli del soccorso" l'edizione 2019
La premiazione
Quest'anno la presenza di un maxischermo sul palco ha permesso di integrare la presentazione delle varie storie con relativa documentazione video/fotografica.
È stato possibile inoltre un collegamento con l'Abruzzo e uno con l'estero, più precisamente col Canada, Ontario, per il premio fedeltà esteri.
I vincitori
Willi, pincher di 2 anni e mezzo, agitandosi e abbaiando, ha salvato il suo padrone dal crollo della palazzina.
Nel centro abitato del quartiere di Sant’Aventrace a Cagliari, Enrico all’interno della sua falegnameria, al piano terra di una palazzina, intento ad ultimare alcuni lavori, sente degli scricchiolii, paragonabili al camminare di topi su travi di legno e contemporaneamente vede Willi cambiare atteggiamento. Il cane, agitatissimo, corre ululando per tutta la falegnameria, provando a portare il padrone verso l’uscita. Solo in un’altra circostanza, triste perché legata alla morte della zia, Willi si era comportato così, per cui Enrico decide di assecondarlo e di uscire. Il tempo di abbassare la serranda ed ecco il finimondo. La palazzina collassa su sé stessa come un castello di cartapesta. Un primo rumore forte, assordante, un intervallo di pochi minuti in cui Enrico ha visto, in mezzo a una gigantesca nuvola di polvere, parte del solaio crollato sui macchinari della verniciatura, travi di cemento armato piegate come ramoscelli, poi il secondo cedimento e infine il silenzio. Le squadre dei Vigili del Fuoco, accertato che non vi fossero persone sotto le macerie e verificate le condizioni delle strutture adiacenti, hanno fatto evacuare otto famiglie. Il bilancio sarebbe stato ben più drammatico se il crollo fosse avvenuto in un giorno lavorativo con l’attività a pieno regime, invece il giorno prefestivo e l’intuito di Willi hanno evitato una strage.
Tutti i "nostri" angeli del soccorso: le unità cinofile che sono intervenute nelle operazioni di soccorso al ponte Morandi
Martedì 14 agosto 2018, una data che non si potrà mai dimenticare, con sentimenti immutati nel rispetto delle vittime e delle persone coinvolte. Una parte del Ponte, crollando, ha fatto piombare nel vuoto almeno trenta veicoli e tre tir, lasciando morti, feriti e centinaia di sfollati residenti nelle zone adiacenti. Da un sentimento collettivo di dolore, che ha unito la città di Genova e l’Italia intera, è emersa una forza, ancora più unita, pronta e organizzata, quella della macchina dei soccorsi. Disposti in una fila lunghissima coi propri mezzi, c’erano tutti, cercando ognuno, di dare il meglio di sé.
In prima linea, i Vigili del Fuoco, in un lavoro di recupero in condizioni di estrema emergenza. Vengono impiegati risorse e mezzi di soccorso specializzati, tra cui il Nucleo USAR (Urban Search and Rescue), professionisti altamente qualificati proprio per il rischio cui sono esposti, dotati di strumenti per l’esplorazione sotto le macerie. Inoltre, fondamentali in queste calamità, e in sinergia proprio con il Nucleo USAR, le unità cinofile. Il loro compito è delicatissimo, i cani si infilano in anfratti e varchi lasciati dai lastroni di cemento e se fiutano, “coni di odore”, questo il termine tecnico, di possibili dispersi, abbaiano, quindi le squadre Usar iniziano a scavare.