Cultura

"Sestri come non l’avete mai vista", la scoperta delle fotografie inedite

Luigi Di Lorenzo fa rivivere le immagini di Castruccio

"Sestri come non l’avete mai vista", la scoperta delle fotografie inedite
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Un tesoro quasi perduto, riscoperto una prima volta quasi tre decenni fa e poi adesso, nell’era social. Se Giacomo Borasino ha contribuito, con il suo archivio, a forgiare una memoria collettiva della popolazione sestrina relativamente al periodo a cavallo tra ‘800 e ‘900, ora spunta un altro autorevole "sguardo": quello di Giovanni Castruccio, chimico genovese che negli stessi anni frequentava la bimare in quanto proprietario di una dimora affacciata sulla baia del Silenzio.

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Come fu colto questo sguardo per la prima volta ce lo racconta Luigi Di Lorenzo, ex dipendente Fit, oggi pensionato con la passione per la musica e la cultura, con alle spalle oltre vent’anni di politica locale, dal 1992 al 2014. È lui che nelle ultime settimane, come passatempo durante il lockdown, ha riproposto quelle foto sfruttando la potenza dei social, facendole conoscere e scatenando una vera e propria "caccia" al ricordo.

"Sono impresse su lastre di vetro, ritrovate nei pressi di un cassonetto in Baia del Silenzio da due miei cari amici, il dottor Mario Bixio e il tecnico Enel Paolo Ottoboni nel 1993 – spiega Di Lorenzo – . Ero assessore alla cultura allora, si rivolsero a me e facemmo qualche ricerca, scoprendo che erano datate primi ‘900, e che l’autore pubblicò un libro sul rapporto tra chimica e stampa fotografica".

Leudi in rada, tintura delle reti, bimbi e anziani pescatori scalzi ma con l’immancabile copricapo marinaro: molte lastre erano spezzate, solo una trentina furono recuperate e le foto pubblicate in un libretto distribuito gratuitamente in tiratura limitata.

"In questi giorni le ho rifotografate col mio tablet e ne ho corretto i difetti con un programma – prosegue – . Le ho pubblicate sul mio profilo scatenando migliaia di like, commenti, ricordi e proposte per una loro giusta valorizzazione".

Immagini di vita marinara, segnate dalla fatica e dall’umiltà, dalla dignitosa semplicità della comunità sestrina di oltre un secolo fa. Scatti che non sono passati inosservati al giornalista di origini sestrine Antonio Bozzo, che in un interessante articolo ne ha paragonato la drammatica sobrietà, l’aurea quasi metafisica agli odierni paesaggi «desertificati» dal lockdown, e così restituiti all’ordine e alla pace.

"Ringrazio l’avvocato Enrico Daneri, che per primo ha svolto ricerche sulla figura di Castruccio pubblicandole sulla rivista dell’associazione “O Leudo” – concude Di Lorenzo – . Se si riuscirà a rendere fruibili queste immagini, accompagnandole con un commento, magari ragionato insieme a qualche memoria storica vivente, e con l’aiuto di uno sponsor, sarebbe bello organizzare una mostra e restituire definitivamente alla città questi scatti unici".