Sestri, Giornate europee del patrimonio anche a Palazzo Fascie
Al MuSel – Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante biglietto scontato per tutto il weekend e piccolo omaggio per i visitatori
Ogni anno, nell’ultimo fine settimana di settembre, il Ministero della Cultura aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (più comunemente note con l’abbreviazione di GEP), manifestazione promossa a partire dal 1991 dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea con l'intento di affermare il ruolo centrale del patrimonio culturale del nostro territorio. All’iniziativa, com’è ormai tradizione, aderiscono anche moltissimi luoghi della cultura non statali tra musei civici, comuni, gallerie, fondazioni ed enti privati, costruendo un’offerta culturale variegata, che dia la possibilità di conoscere le peculiarità storiche, archeologiche, e artistiche.
Le iniziative a Sestri Levante
Quest’anno il MuSel – Museo Archeologico e della città del Comune di Sestri Levante, per l’occasione, sabato 23 e domenica 24 settembre sarà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 con ingresso promozionale a 3 euro (anziché 5 euro) per tutti. A tutti i visitatori verrà inoltre donato un piccolo omaggio a ricordo della visita effettuata. Chi deciderà di trascorrere un po’ del proprio tempo al MuSel, situato al terzo e quarto piano di Palazzo Fascie, potrà approfondire la storia di tutto il comprensorio, dal Paleolitico all’età moderna e contemporanea. Un museo rinnovato ancora nello scorso ottobre 2022, con i nuovi spazi espositivi sulla chiesa di San Nicolò dell’Isola e soprattutto approfondimenti ulteriori sulla storia del nostro territorio e sugli aspetti artistici e tradizionali.
Il MuSel si trova al terzo e quarto piano di Palazzo Fascie Rossi, in Corso Colombo 50, a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e in pieno centro cittadino.
Sabato 23 settembre un appuntamento speciale
Sempre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 23 settembre alle ore 17 in sala Carlo Bo, al primo piano di Palazzo Fascie, sarà protagonista il sito archeologico di San Casciano dei Bagni, recentemente uscito agli onori della cronaca nazionale e internazionale, con una relazione dal titolo “ Il Santuario Ritrovato. Gli straordinari rinvenimenti delle indagini archeologiche di San Casciano dei Bagni (SI)” a cura di Emanuele Mariotti, direttore dello scavo, Jacopo Tabolli, direttore del progetto scientifico, entrambi dell’Università per Stranieri di Siena e Ada Salvi, funzionaria responsabile dello scavo, della Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo.
L’eccezionalità e l’importanza delle recenti campagne di scavo archeologico che si sono svolte nei campi antistanti la bella cittadina del Senese, già nota per le terme, sta nel fatto che tutta la grande quantità di reperti si è presentata in un contesto di scavo stratigrafico grazie al quale le tante statue bronzee e gli ex voto potranno davvero “raccontare” la storia, fornendo uno straordinario contributo di conoscenza storica, produttiva e artistica del periodo di passaggio fra Etruschi e Romani. Ad oggi si può addirittura affermare che si tratta del più grande deposito di statue scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo. L’eccezionale stato di conservazione dei ritrovamenti è forse dovuto alle condizioni ambientali: i reperti in bronzo sono rimasti per oltre duemila anni in una “soluzione” di acqua calda e argilla. L’acqua veniva raccolta in una grande vasca circondata da un portico. Le statue dovevano essere posizionate sul bordo esterno della grande vasca sacra e ancorate sugli eleganti blocchi in travertino. A più riprese, nel corso del I secolo d.C., dovettero essere riposte sul fondo, probabilmente non come scarico di materiale sacro, ma piuttosto come deposizione rituale mediata con la divinità. Pertanto, queste indagini archeologiche hanno recentemente consentito una serie di considerazioni di grande impatto, al punto tale che le statue sono ora esposte per la prima volta al pubblico in una mostra a Palazzo del Quirinale a Roma, fino al 29 ottobre. Al di là dell’aspetto estetico è bene sottolineare che tutto quello che si ritrova in uno scavo archeologico, dal più umile dei cocci, alla più straordinaria delle opere, ha un potenziale conoscitivo sul piano storico e generalmente può averlo anche su quello emotivo.
A Palazzo Fascie, proprio in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, anche a Sestri Levante verranno presentati i risultati di queste ricerche archeologiche, un patrimonio di mirabile fascino per tutti.
L’incontro è organizzato dal Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel – Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con l’Associazione A.Bi.Ci.
Per informazioni sul Museo o su tutte le iniziative che vengono organizzate: tel. 0185 478530; email. iat@mediaterraneo.it.