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Ultimi giorni per visitare la mostra "Dialoghi informali"

Esposte tele di Canepa, Chighine, Lavagnino, Ruggeri, Scanavino, Sturla e Ugolini

Ultimi giorni per visitare la mostra "Dialoghi informali"
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Ultimi giorni per visitare l'inedita mostra collettiva "Dialoghi informali"

L'esposizione, curata da Claudio Castellini, presidente dell’Associazione Tecnica Mista, rimarrà aperta al pubblico fino al 14 gennaio.

Orari di visita:

Martedì al venerdì: 16:00 - 19:00

Sabato e domenica: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00

Chiusa il lunedì

Artisti in mostra: Maura Canepa, Alfredo Chighine, Pier Luigi Lavagnino, Piero Ruggeri, Emilio Scanavino, Luiso Sturla e Vittorio Ugolini

“La scelta di Maura Canepa, Pier Luigi Lavagnino, Luiso Sturla e Vittorio Ugolini per questa rassegna non è casuale ma segue un ragionamento ponderato e centrale nell’intenzione di avviare dialoghi informali.” - così Claudio Castellini, sui primi quattro artisti in mostra – “Si deve infatti certamente a Ugolini il merito di aver traghettato l’arte del nostro territorio da un linguaggio novecentista verso espressioni più contemporanee. È giusto ricordare in questo passaggio anche la figura di Bartolomeo Sanguineti, al quale come Tecnica Mista abbiamo dedicato una ampia antologica nel 2019. Tornando a Ugolini, si deve a lui l’aver affrontato una pittura nuova, priva di riferimenti formali ma ugualmente ricca di contenuti, riflessioni, sintesi.

L’opera esposta in questa mostra, “Torso, olio su tela” del 1956, ben rappresenta la forza espressiva del pittore che con pochi gesti e un sapiente uso del colore e della materia, fondamentale in questo quadro, riesce a restituire l’energia di un corpo senza che dello stesso ne compaiano i lineamenti.

Lavagnino e Sturla hanno saputo portare avanti questo discorso, mettendo in campo il coraggio necessario per affrontare le distanze da casa, la ricerca della loro strada, il confronto con il frenetico e prolifico mondo dell’arte che in quegli anni si sviluppava lontano dalla provincia. Entrambi hanno seguito un percorso che li ha portati a vivere le loro esperienze principalmente a Milano, a stretto contatto con artisti di fama internazionale. I due hanno seguito percorsi simili ma paralleli, sviluppando ciascuno il proprio linguaggio, accomunati forse da analoghe ispirazioni legate alla terra di origine. Nelle loro opere troviamo suggestioni naturalistiche, giocate attraverso la luce, restituite con tecniche comunque personali che ci permettono di distinguerne la mano, talvolta la foga espressiva. Infine Maura Canepa, la più giovane del gruppo, che a questi artisti come agli altri presenti in mostra ha sempre riservato stima e rispetto ma che negli anni ha saputo trovare la sua strada, senza timori, lasciandosi trasportare dalla sua urgenza di raccontarci qualcosa e senza spaventarsi davanti alla necessità di affrontare la pittura anche attraverso l’utilizzo di materiali diversi, non convenzionali, ma talvolta necessari per completare i suoi racconti che non di rado appaiono urlati sulla tela.

Emilio Scanavino, Piero Ruggeri e Alfredo Chighine sono gli altri 3 artisti le cui opere sono esposte presso la Galleria G.F. Grasso

“Altrettanto ponderata è stata la scelta di integrare questo percorso nel mondo informale inserendo Emilio Scanavino e Piero Ruggeri, artisti dei quali ho avuto la fortuna di occuparmi in passato, e Alfredo Chighine. Questi tre artisti, la cui fama è riconosciuta a livello nazionale e non solo, sono rappresentati in mostra con opere che permettono di avvicinarci al loro percorso, al loro modo di intendere il racconto attraverso la pittura, consci ovviamente del fatto che sarebbe necessario un numero di opere ben superiore per un corretto approfondimento di tutti gli artisti presenti in questa rassegna. Si va quindi dalla pittura caratterizzata dal segno di Ruggeri e Scanavino degli anni ’50 e ’60 a una pittura più gestuale per il primo e più razionale per il secondo nei decenni successivi, dove Scanavino sembra voler addirittura organizzare il suo linguaggio in quelli che saranno poi i famosi Alfabeti, fino alla pittura giocata sulle variazioni cromatiche che caratterizzano l’opera di Chighine, qui ben rappresentato con tre opere di eccellente fattura.

A Scanavino, Ruggeri e Chighine va quindi il merito di permetterci di allargare la nostra visione oltre i confini e contestualizzare ancora meglio il lavoro degli artisti a noi più vicini. A Ugolini riconosciamo i primi passi per il nostro territorio nel mondo informale, a Lavagnino la capacità di aver portato le suggestioni dei nostri luoghi nel gotha di tale pittura, a Sturla la riconoscenza per poterci ancora oggi raccontare uno spaccato di arte che ha vissuto e che oggi troviamo nei libri di storia dell’arte e a Canepa tutta la nostra gratitudine per far sì che questo racconto prosegua, prolifico, emozionante, più che mai informale.”

La biografia degli artisti

Maura Canepa

Nata a Sestri Levante nel 1958, Canepa inizia il suo percorso artistico dedicandosi al paesaggio e al ritratto. Attraverso l'espressionismo, approda all'astratto-informale, esponendo in varie mostre nazionali e internazionali. La sua pittura si caratterizza per il coraggio di affrontare temi con materiali diversi, contribuendo a rendere il racconto artistico più emozionante e informale.

Vittorio Ugolini

Nato a Bologna nel 1918, Ugolini si trasferisce a Chiavari nel 1927. Dopo aver frequentato l'Accademia di Brera e la Galleria del Milione, si avvicina all'astrattismo. Nel corso degli anni, Ugolini diventa una figura di riferimento nella pittura ligure, abbracciando l'informale e influenzando artisti successivi.

Luiso Sturla

Nato a Chiavari nel 1930, Sturla aderisce al MAC (Movimento Arte Concreta) di Milano negli anni '50 e si trasferisce a New York nel 1960. Il suo interesse per l'arte informale cresce, portandolo a esporre in numerose mostre in Italia e all'estero. La sua lunga carriera è segnata da una continua ricerca artistica, collaborazioni e riconoscimenti.

Pier Luigi Lavagnino

(1933 - 1999) Lavagnino, dopo gli studi a Genova e l'incontro con artisti come Renato Birolli e Ennio Morlotti, si trasferisce a Milano nel 1956. Viaggia negli Stati Uniti negli anni '70, subendo l'influenza dell'espressionismo astratto. Partecipa a numerose mostre e biennali, contribuendo significativamente al panorama artistico italiano.

Alfredo Chighine

Artista milanese, si forma negli anni Trenta frequentando corsi d'incisione all'Accademia di Brera dal 1945. Si dedica alla scultura negli anni Quaranta, ma anche al disegno e alla pittura. Uno dei precursori dell'informale in Italia, negli anni Cinquanta partecipa a concorsi, espone con successo alla Galleria del Milione di Milano e in rassegne internazionali. Nel 1960 ha una mostra personale alla Biennale di Venezia e continua a essere presente in importanti eventi artistici. La sua produzione artistica si caratterizza per la sovrapposizione di masse cromatiche e sinopie di forme verso la fine degli anni Sessanta.

Emilio Scanavino

Nasce a Genova nel 1922 e inizia la sua carriera come disegnatore tecnico. Dopo il successo alla Biennale di Venezia nel 1950, decide di dedicarsi interamente alla sua arte. Le prime opere riflettono un richiamo espressionista che si attenua dopo il soggiorno a Parigi nel 1947, evolvendosi verso uno stile postcubista. Dopo un soggiorno a Londra nel 1951, la sua pittura diventa più geometrica e meno figurativa, con temi legati alla vita religiosa. Tra il 1953-54, la sua arte si consolida, presentando uno spazio monocromatico in cui i segni si accavallano, creando elementi informali. Dagli anni Sessanta in poi, incorpora sempre più elementi architettonici nelle sue opere.

Piero Ruggeri

Nasce a Torino nel 1930, si diploma nel 1956 all'Accademia Albertina Di Belle Arti e viene invitato alla Biennale di Venezia nello stesso anno. La sua opera, dall'inizio di respiro internazionale, si avvicina all'informale con un linguaggio distintivo. Successivamente, abbraccia le nuove tendenze dell'espressionismo astratto, mostrando aperture a influenze europee e americane. Ruggeri, un pittore colto, si distingue per la sua sensibilità e il costante dialogo con la tradizione pittorica. Partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma, vincendo numerosi premi nazionali e internazionali.

La mostra "Dialoghi informali" rappresenta un'occasione unica per immergersi nelle opere di questi talentuosi artisti, scoprendo la varietà di linguaggi espressivi che caratterizzano l'arte contemporanea.

La Società Economica di Chiavari vi invita calorosamente a partecipare e a godere di un'esperienza artistica senza tempo.

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