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Casello di Genova Ovest bloccato dagli scioperanti

"Il fallimento - affermano - sarebbe un colpo mortale per l'industria genovese e del Paese".

Casello di Genova Ovest bloccato dagli scioperanti
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Casello autostradale di Genova Ovest dai lavoratori di Ansaldo Energia, questa mattina, dopo l'annuncio ieri dell'amministratore delegato Giuseppe Marino della chiusura del primo semestre con una perdita di 442 milioni.

"Colpo mortale per l'industria"

La manifestazione si è conclusa in mattinata. "Quello che sta accadendo in Ansaldo Energia è una vera e propria vergogna che non lasceremo passare - ha sottolineato Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova -. La priorità ora è fare quadrato per salvare e dare prospettive ad un'azienda storica del territorio e strategica per il Paese: sindacato, politica, istituzioni devono remare tutte nella stessa direzione scongiurando il peggio e cercando soluzioni che non penalizzino le maestranze, le uniche che in questa vicenda non hanno responsabilità. Il fallimento di Ansaldo Energia sarebbe un colpo mortale per l'industria genovese e del Paese".

La nota della Regione

Regione Liguria "sta monitorando attentamente la situazione ed è in costante contatto con i vertici di Ansaldo Energia: convocheremo nei tempi opportuni un tavolo di confronto tra parti sociali, management e azionista per garantire un futuro ad un grande asset, non solo della Liguria ma di tutto il Paese". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Benveduti in merito alla crisi di Ansaldo Energia e alla manifestazione dei lavoratori che si è svolta questa mattina a Genova.

"Parliamo di un'azienda che rappresenta un'eccellenza del territorio, non solo nel business delle turbine a gas ma anche per le prospettive di sviluppo legate alle nuove energie green - scrivono nella nota -. Ora occorre soprattutto fare in modo che la tensione non superi i limiti e che tutte le parti riescano ad instaurare un confronto costruttivo. Per questo ci auguriamo che, dopo i momenti difficili di queste ore, tutte le parti tornino a ragionare in modo proficuo per la salvaguardia dell'azienda". "Ci aspettiamo, nella massima tutela dell'occupazione, delle capacità produttive e competenze tecnologiche - aggiunge Benveduti - che un solido e condiviso business plan di rilancio e riqualificazione industriale, con una profondità strategica di lungo respiro, venga fattivamente supportato, come dotazioni finanziarie, dall'azionista".

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