Coronavirus: circolare inviata a tutti gli uffici scolastici

Oggetto della circolare “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”

Coronavirus: circolare inviata a tutti gli uffici scolastici
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Dalla serata di venerdì 31 gennaio, il Comitato operativo della Protezione civile è in seduta permanente e Regione Liguria partecipa, in teleconferenza, con la protezione civile, il sistema emergenza-urgenza e Alisa.
Tra i temi all’attenzione del tavolo: il rientro dei cittadini dalla Cina verso l’Italia, in particolare, dalla zona di Wuhan e, a seguito della Notam emessa ieri dall’Enac, che ha provveduto a sospendere tutti i collegamenti aerei tra l’Italia e la Cina, sono monitorati i rientri dalla Cina di coloro che arrivano in Italia con triangolazioni aeree che si sono rese necessarie dopo l’interruzione dei voli.

Coronavirus: circolare inviata a tutti gli uffici scolastici

Come preannunciato, il ministero della Salute ha predisposto, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, la circolare diramata agli Uffici scolastici regionali, avente come oggetto “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”. Ecco, nella sua interezza, la circolare che descrive le misure da adottare:

Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina.

Il 31 dicembre 2019 la Cina ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota, poi identificata come un nuovo coronavirus, nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. I casi si sono verificati nella larghissima maggioranza nella Repubblica popolare cinese. Pochi casi sono stati segnalati in altri paesi, inclusa l’Italia, in gran parte in soggetti provenienti negli ultimi 14 giorni dalle zone colpite.

La via di trasmissione più frequentemente riportata è quella a seguito di contatti stretti e prolungati da persona a persona. Ulteriori studi sono in corso. I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia.
Come riportato dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, la probabilità di osservare casi a seguito di trasmissione interumana all’interno dell’Unione Europea è stimata da molto bassa a bassa, se i casi vengono identificati tempestivamente e gestiti in maniera appropriata. La probabilità di osservare casi in soggetti di qualsiasi nazionalità provenienti dalla Provincia Cinese di Hubei è stimata alta, mentre è moderata per le altre province cinesi. In Italia, il Ministero della Salute, in accordo con le Regioni, ha in atto tutte le procedure per l’identificazione tempestiva e la gestione appropriata, con procedure omogenee su tutto il territorio nazionale.
Ulteriori informazioni operative possono essere ottenute attraverso le autorità Sanitarie Regionali o il numero verde del Ministero della salute, 1500.
Si raccomanda di utilizzare solo informazioni disponibili presso i siti WHO (www.who.int), ECDC (www.ecdc.eu), Ministero Salute (www.salute.gov.it), ISS (www.iss.it). Presso il Ministero della salute è attivo un tavolo permanente con le Regioni per il monitoraggio continuo della situazione.

Al fine di uniformare la gestione nell’ambito degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado, vengono di seguito riportate indicazioni di comportamenti caratteristici nelle diverse fasce di età.

  • Studenti universitari o di corsi equivalenti
    A. Per studenti che non rientrino nelle condizioni di cui ai successivi punti B e C, non sono previste
    misure specifiche se non quelle mirate a prevenire le comuni infezioni delle vie respiratorie:
    i. Lavarsi le mani;
    ii. Coprire le vie aeree quando si tossisce e starnutisce;
    iii. In caso di utilizzo di fazzolettini di carta, una volta utilizzati, vanno gettati;
    iv. Porre particolare attenzione all’igiene delle superfici;
    v. Evitare contatti stretti con persone con sintomi simil influenzali.
  • B. Studenti che sono rientrati dalla Cina nelle ultime 2 settimane:
    Oltre alle misure precedenti;
    a. Monitorare la eventuale insorgenza di sintomi come tosse, febbre, difficoltà respiratorie;
    b. In caso di insorgenza di sintomi:
    i. Chiamare il 1500 o i centri regionali di riferimento;
    ii. Proteggere le vie aeree con mascherina;
    iii. Evitare contatti stretti fino alla definizione della situazione sanitaria da parte del personale sanitario.
  • C. Studenti ai quali è stato comunicato dall’autorità sanitaria, o che sono venuti in altro modo a conoscenza, di aver effettuato un viaggio insieme ad un paziente nCoV - con qualsiasi tipo di trasporto - e/o di aver coabitato con un paziente nCoV, entro un periodo di 14 giorni:
    a. telefonare tempestivamente al 1500 o ai centri di riferimento delle regioni, per le misure di sorveglianza, ove non siano state già adottate dall’autorità sanitaria;

Studenti e bambini che frequentano i servizi educativi per l’infanzia, le scuole primarie e secondarie

Oltre a confermare le indicazioni sopra fornite per studenti universitari o di corsi equivalenti, per questa fascia d’età si suggerisce che gli adulti facenti parte del personale scolastico (docente e non) prestino particolare attenzione a favorire l’adozione di comportamenti atti a ridurre la possibilità di contaminazione con secrezioni delle vie aeree, anche attraverso oggetti (giocattoli, matite, etc.).

Viaggi di studenti verso le aree colpite

Per ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute, gli studenti delle scuole secondarie e gli universitari che abbiano intenzione di viaggiare verso le aree colpite, alla luce della situazione epidemiologica globale relativa all’infezione da 2019-nCoV, si ribadisce che tali viaggi sono sconsigliati. Nel caso in cui i viaggi nelle aree colpite siano già iniziati, gli interessati devono attenersi alle seguenti indicazioni:
i. evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi;
ii. evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori;
iii. lavare frequentemente le mani;
iv. per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato;
v. qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Tali indicazioni sono da ritenersi valide anche per docenti, ricercatori e personale universitario. Le presenti indicazioni potranno essere modificate al variare della situazione epidemiologica.

Il vademecum di Alisa alla cittadinanza su cosa fare in caso di necessità

Nei seguenti casi:

  • se sono sintomatico (febbre o sintomi respiratori), ho avuto contatto con un caso confermato, oppure, vengo dalla Cina: chiamare il numero dell’emergenza 112 e il 118 attiverà il percorso per caso sospetto.
  • se sono asintomatico e ho avuto un contatto con un caso confermato (persona con conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da 2019-nCoV): chiamare il numero dell’emergenza 112 e il 118 riferirà alla Struttura di Igiene per attivare la sorveglianza attiva.

«L’operatività del Sistema sanitario regionale è organizzata per affrontare la situazione e per garantire la massima tranquillità ai cittadini - sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria-. Ricordo che è sempre attivo il numero del ministero della Salute 1500 per rispondere a eventuali domande, anche sul tema del coronavirus».

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