Economia

Hi Lex, nella sede di Chiavari il “Global technology exchange meeting”

Dall’azienda: “In Italia competenze tecniche uniche, la tecnologia sviluppata a Chiavari è un riferimento per tutto il gruppo”

Hi Lex, nella sede di Chiavari il “Global technology exchange meeting”
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Nella giornata di oggi, giovedì 13 ottobre, 20 rappresentanti provenienti dalle oltre 50 sedi di Hi-Lex nel mondo hanno visitato lo stabilimento di Chiavari, costola italiana della multinazionale giapponese leader nella fornitura di alzacristalli e moduli porta per l’industria automobilistica.

È la prima volta, dall’acquisizione del 2016, che la sede italiana accoglie il “Global technology exchange meeting”, un appuntamento strategico per il comparto di ricerca e sviluppo dell’azienda giapponese che, dopo la sospensione degli incontri a causa della situazione pandemica mondiale, riparte proprio dall’Italia.

“Nella sede italiana abbiamo delle competenze specifiche non comuni” – commenta Paolo Pajardi, ceo di Hi-Lex Italy – “proprio grazie a queste competenze, che si trovano solo qui a Chiavari, riusciamo ad attrarre clienti che producono vetture di altissima gamma. I nostri colleghi stranieri sono particolarmente interessati a questo aspetto”.

Nella due giorni in territorio ligure, gli ingegneri dei centri di ricerca e sviluppo di Hi-Lex nel mondo, hanno condiviso esperienze e competenze. “La divisione ricerca e sviluppo dello stabilimento italiano è riconosciuta come una tra le più all’avanguardia dell’intero gruppo, il giusto mix tra competenze tecniche consolidate e uno sguardo innovativo sul futuro” – spiega l’americano Kevin Koneval, Hi-Lex Controls.

Hi-Lex Italy è una vera e propria eccellenza del settore automotive - con oltre 260 dipendenti e 60 milioni di fatturato - che ha saputo reagire anche ai momenti di difficoltà degli ultimi anni, conquistando nel tempo la fiducia dei più importanti produttori di automobili: Alfa Romeo, Audi, BMW, Ferrari, Fiat, Jeep, Lamborghini, Lancia, Maserati.

Un profilo internazionale che non ha mai perso il suo forte radicamento territoriale, circa l’85% dei lavoratori proviene da Chiavari e dal Tigullio.

Dalla supercar all’utilitaria, all’interno dello stabilimento vengono seguite tutte le fasi dalla progettazione all’assemblaggio, per un prodotto finale 100% tailor-made.

Matteo Mezzadra, direttore ricerca e sviluppo di Hi-Lex Italy: “I nostri colleghi stranieri si sono dimostrati molto interessati alle nostre tecnologie e alle nostre conoscenze. Per alcuni prodotti siamo un riferimento per tutto il gruppo. All’estero rimangono particolarmente stupiti dalla nostra flessibilità e capacità di adattamento, qualità molto apprezzate anche dai nostri clienti”.

Al “Global technology exchange meeting” è stato anche annunciato un importante intervento legato all’autosufficienza energetica, tema quanto mai attuale e rilevante per non perdere competitività sul mercato. Siamo infatti alle fasi conclusive di uno studio di fattibilità progettuale per l’installazione sui tetti dello stabilimento di pannelli solari che andranno a coprire fino al 50% del fabbisogno energetico dell’azienda. “Diventare carbon free è uno dei nostri obiettivi, abbiamo in corso e allo studio una serie di progetti che ci permetteranno di raggiungere questo traguardo. L’efficientamento energetico dei nostri consumi interni è una priorità” – conclude Pajardi.

Da Chiavari alle vetture di tutto il mondo, la qualità della produzione italiana continua ad essere un punto di riferimento a livello internazionale.

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