Rapallo, il "caso del cous cous" si sta rivoltando contro la Lega?
Dalla Commissione mensa parla Castagnone: «Non prendiamo ordini dalla politica, pensiamo ai bambini»; e l'opinione pubblica pare essere ampiamente d'accordo
Forse, dopotutto, malgrado le polemiche esplose in casa leghista, a Rapallo si tirerà dritto col progetto varato dalla commissione mensa che prevede l'introduzione di menu internazionali nelle mense scolastiche cittadine: questo almeno lascia intendere la presa di posizione di Enrico Castagnone (in foto), il più longevo fra i membri della commissione, sulle pagine del Secolo XIX di oggi, quotidiano genovese sul quale gran parte della vicenda si è svolta, dall'annuncio dell'iniziativa al secco no arrivato subito dopo dalla Lega. Castagnone infatti afferma che «la commissione non prende ordini dalla politica, ma pensa solo al bene dei bambini».
Rapallo, il "caso del cous cous" si sta rivoltando contro la Lega?
Del resto, il clima preponderante pare proprio ritorcersi contro l'opposizione leghista, come possiamo - nel nostro piccolo - testimoniare anche noi, dal tono dei tanti commenti ricevuti sulla nostra condivisione della notizia, in amplissima maggioranza di sostegno alla consigliera all'Istruzione e presidente della commissione Laura Mastrangelo e, più genericamente, di scherno e ridicolo per l'ostruzionismo nei confronti dell'iniziativa. Basti pensare che non solo la Mastrangelo è in quota Lega, ma anche lo stesso Castagnone è politicamente vicino ad essa, ne fu persino candidato sindaco nel '94, ma come egli stesso afferma «le idee politiche individuali restano fuori»: e d'altronde, come sulle pagine del quotidiano genovese sottolinea ancora Castagnone, si sta parlando di un solo giorno al mese in cui proporre qualcosa di diverso sul piatto, per far conoscere ai ragazzi anche altri sapori e tradizioni, vicine e lontane. Insomma, qualcosa di estremamente equilibrato, non invasivo, e di pura valenza pedagogica, che è difficile - se non proprio parossistico - immaginare come una "minaccia", vuoi culturale, vuoi economica.
Forse quindi il 27 di questo mese, primo giorno previsto per l'iniziativa e che dovrebbe prevedere dei banalissimi hamburger e patate (malgrado la vicenda sia subito passata ad essere collegata, nel polverone, al "cous cous", perché quando si ha "paura" dei cibi "etnici" alla fin della fiera si finisce sempre a pensare solo a ben precise coordinate geografiche, chissà come mai), alla fine il progetto potrà prendere il via nonostante tutto? Staremo a vedere: ma sarà interessante anche vedere come il partito del Carroccio gestirà una faccenda che sembrerebbe in procinto di esplodergli fra le mani, a maggior ragione in periodo di campagna elettorale regionale. Si è persino paventata l'espulsione dal partito della Mastrangelo, decisione che rischierebbe di essere impopolare anche proprio fra gli stessi elettori leghisti: mentre la consigliera incassa sostegno non solo popolare ma anche quello - fondamentale a Rapallo - del Sindaco Bagnasco, che sarebbe presumibilmente pronto ad accoglierla anche dopo una eventuale espulsione (sempre che non sia lei stessa ad anticipare tutti andandosene per prima). Allo stesso modo, però, un passo indietro dopo i toni roboanti di questi giorni potrebbe apparire come una manifestazione di debolezza, una "resa" che il partito potrebbe non potersi permettere se anche il passo fatto si dimostrasse esser stato più lungo della gamba.
Una cosa è certa: questo "cous cous" rischia davvero di restare sullo stomaco a qualcuno.