Su base volontaria

In classe anche d'estate: ecco come le scuole si stanno organizzando

Coinvolti tutti gli studenti dai 3 ai 18 anni, si tratta di una scelta del tutto facoltativa.

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Dopo un anno vissuto in DAD, scuole aperte anche d'estate per offrire a tutti gli studenti la possibilità di recuperare quanto è stato perso a causa della pandemia.

E' il piano del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che coinvolgerà tutti gli studenti dai 3 ai 18 anni. Ma solo volontariamente: l'opportunità c'è, poi starà ai singoli alunni scegliere se sfruttarla o meno.

Tutte le scuole, quella dell’infanzia a quella secondaria di secondo grado, punteranno al rafforzamento delle competenze attraverso laboratori e al recupero della socializzazione. Per settembre, invece, è previsto un periodo volto a prepararsi all’inizio del nuovo anno.

A scuola anche in estate: fantasia e competenze

Il piano del ministero dell'Istruzione coinvolge le scuole di ogni ordine e grado. I presidi stanno lavorando insieme ai docenti a diversi progetti e idee da mettere in campo. No a lezioni tradizionali, spazio alla creatività, alla socialità, a laboratori di studi che possano prendere vita anche all'esterno delle aule scolastiche.

All'istituto Maxwell di Milano - 1300 studenti, diversi indirizzi di studio con varie specializzazioni compresi i licei - dalla dirigenza viene chiesto che le proposte mettano la "fantasia al potere", con attività il meno possibile scolasticamente etichettabili. Per esempio, all'indirizzo aeronautico si ipotizzano attività all'esterno della scuola con enti certificati nel mondo del trasporto aereo come scuole di volo o altre iniziative legate al settore.

Per le primarie e secondarie si pensa a qualcosa di adatto all'età dei bambini: laboratori, momenti all'aperto, sport e giochi che coinvolgano anche i più fragili ma che non trasformino la scuola in un campo estivo. Si punta su attività che durino tutto l'arco della giornata con momenti di allegria all'interno delle quali, però, si possano ritagliare focus più didattici, sulla scia di quanto indicato dal Ministero, che ha individuato tre fasi: la prima e l'ultima maggiormente disciplinari, intervallate da uno svago centrale in cui ci si potrà dedicare ad uscite e sport.

Opzione facoltativa

“Avremo un’estate diversa – ha affermato il ministro Bianchi nel corso della trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa -. Abbiamo messo 510 milioni per dare continuità e per fare un ponte tra quest’anno così difficile e l’anno prossimo. Le scuole cominciano a valutare i ragazzi facendo il punto di che cosa sanno, poi a giugno, con i Comuni, organizzeremo una stagione di recupero in socialità, in maniera volontaria. Stiamo dando delle opportunità come mai prima, non solo per l’apprendimento ma anche per la socialità. Siamo fiduciosi anche perché è buono il clima”.

Secondo il piano (che sarà volontario anche per le scuole, oltre che per gli alunni), la prima fase, quella di giugno, sarà improntata al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, studio di gruppo e scuola all’aperto. La seconda fase sarà quella di luglio e agosto, in cui il potenziamento sarà affiancato da attività in stile campus, quindi in questo frangente si punterà sul recupero della socialità, l’aspetto che più ha scarseggiato nella didattica online. Attività che sarà garantita dallo svolgimento in aree all’aperto interne alle scuole, oppure messe a disposizione dal territorio (ad esempio biblioteche, palestre, parchi e centri sportivi).

Infine, la fase dell’accoglienza, quella di settembre, durante la quale ci si preparerà all’avvio dell’anno scolastico, sempre dando spazio alle attività di potenziamento.

Le domande delle scuole potranno essere inoltrate fino al 21 maggio 2021.

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