"A Chiavari si vuole soffocare il confronto democratico?": Italia Viva interviene nel dibattito cittadino
A chiederlo sono Fiorenza Franco, presidente Tigullio/Golfo Paradiso, Giovanni Stagnaro, presidente Provinciale e Silvia Garibaldi, consigliera comunale di Chiavari

Anche Italia Viva nelle persone di Fiorenza Franco, presidente Tigullio/Golfo Paradiso, Giovanni Stagnaro, presidente Provinciale e Silvia Garibaldi, consigliera comunale di Chiavari, interviene nel dibattito cittadino che ormai da settimane imperversa tra botta e risposta tra la maggioranza e l'opposizione di Palazzo Bianco.
Politica locale
"A Chiavari si vuole soffocare il confronto democratico e la libera espressione delle idee?
L’amministrazione chiavarese, in carica dal 2017, non ha mai brillato in quanto a coinvolgimento dei cittadini, dibattito pubblico."- così i firmatari"Si sa che spesso certi comportamenti si esasperano grazie al consenso di alcuni, ma soprattutto con l’indifferenza degli altri. Occorre quindi fare presente e stigmatizzare i comportamenti che intimoriscono chi la pensa diversamente.
La scusa spesso è “l’amministrazione parla con atti”, ma anche in consiglio comunale abbiamo più e più volte visto la prevaricazione verso i consiglieri di minoranza, che cercando di fare valere i diritti e il regolamento del consiglio comunale vengono minacciati di essere mandati fuori dall’aula.
Il culmine si è avuto con l’ultimo consiglio comunale dell’11 agosto convocato su una pratica presentata dalla minoranza e chiusa senza discuterla. Se era ritenuta senza senso bastava respingerla."- proseguono
"La pratica in questione era relativa ad un argomento, la cessione o meno delle quote IREN, che aveva raccolto l’attenzione di migliaia di cittadini firmatari una petizione che chiedeva di non vendere. Perché non discuterne ?
Si teme che ci sia la volontà di svilire gli strumenti di confronto democratico sia impedendo ai consiglieri di minoranza di svolgere il loro compito, sia intimorendo i cittadini.
E’ di questi giorni infatti la presa di posizione su post social, additando con nomi e cognomi e in modo alquanto sgradevole, alcuni commercianti, che a torto o a ragione, esprimevano la loro opinione sulla nuova viabilità e assetto di piazza Matteotti in interviste su una emittente locale."
Non è la prima volta che succede, in maniera molto accesa furono vittime i ricorrenti al TAR contro la collocazione del depuratore in colmata: dopo averne riportato nomi e cognomi venivano apostrofati in malo modo come segue (salvo poi saltare sul carro del vincitore dopo la sentenza favorevole ai ricorrenti).
"Analogamente verso il comitato contro i palazzoni nell’area Italgas. Adesso verso i commercianti e verso i rappresentanti della loro categoria. Italia Viva stigmatizza questi comportamenti e ritiene sia giusto non sorvolare sul rispetto degli strumenti della democrazia e sulla libertà di espressione delle opinioni, perché l’indifferenza a tali argomenti è complicità all’intolleranza che poi viene replicata e imitata in altre città ed enti.
Italia Viva crede nel riformismo, nell’inclusione e nel rispetto degli strumenti democratici e sostiene le azioni in tal senso che i consiglieri di minoranza stanno portando avanti."