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Addio di Volpi alla Pro Recco, l'interpellanza di Impegno per Recco

Presentata dai consiglieri comunali Dario Capurro e Niccolò Fumagalli

Addio di Volpi alla Pro Recco, l'interpellanza di Impegno per Recco
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L’addio di Gabriele Volpi alla Pro Recco approda nel consiglio comunale di Recco: avverrà tramite un’interpellanza presentata da Dario Capurro e Niccolò Fumagalli, consiglieri comunali di opposizione nel gruppo “Impegno per Recco”.

Gabriele Volpi

L’interpellanza

«I sottoscritti Dario Capurro e Niccolò Fumagalli, consiglieri comunali del gruppo Impegno per Recco, appresa la notizia del disimpegno dalla gestione della Pro Recco Nuoto del presidente Volpi e del gruppo Orlean Invest, nell’esprimere i sentimenti di infinita gratitudine al presidente Volpi per l’impegno profuso in favore del nostro sodalizio sportivo, raggiungendo i più significativi risultati in campo nazionale ed internazionale senza eguali nel mondo in alcuna disciplina sportiva di squadra, manifestano la più viva preoccupazione per il prosieguo dei tanti impegni imprenditoriali di cui Gabriele Volpi è titolare in Recco.

In particolare interpellano il sig. Sindaco di Recco per sapere:

  • se è a conoscenza di solide realtà imprenditoriali che possano raccogliere la straordinaria eredità sportiva del presidente Volpi;
  • se nell’immediatezza tale decisione del presidente Volpi possa pregiudicare e in che misura l’assolvimento degli obblighi gestionali in vigore per la piscina di punta S. Anna a carico della Pro Recco;
  • quanto l’uscita del presidente Volpi dalla gestione della Pro Recco pregiudichi e in che misura il processo di riqualificazione della piscina di punta S. Anna, e in futuro il progetto di gestione del nuovo impianto che, dato il costo, non può essere sostenuto a carico del Comune;
  • se infine la decisione del presidente Volpi di disimpegnarsi da Recco include anche l’area IML, ad oggi ancora priva di una qualsiasi progettazione a distanza di 14 anni dal ritiro del progetto Sanguineti, e se onde evitare il rischio concreto che l’unica area di sviluppo disponibile per la città di Recco rimanga il monumento al degrado e all’abbandono che oggi rappresenta, non debba essere presa in seria considerazione dall’amministrazione comunale la possibilità di intervenire con una variazione radicale della previsione urbanistica ad oggi esistente anche in accordo con la proprietà.

Chiedono che la presente interpellanza sia iscritta all’O.d.G. del prossimo consiglio comunale».

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Foto 1 di 2

Dario Capurro

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Foto 2 di 2

Niccolò Fumagalli

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