Il consigliere comunale di Chiavari Nicola Orecchia (Chiavari con Te!) ha presentato una mozione per chiedere al sindaco di sostenere in sede di Conferenza dei Sindaci – di cui è presidente – l’attivazione di un mezzo di soccorso avanzato in Val Fontanabuona, utilizzando il personale sanitario che sarà reso disponibile dall’accorpamento della Centrale Operativa del 118 di Lavagna a Genova, operativo dal 1° novembre.
La mozione
Con il trasferimento del servizio, il personale specializzato che non opterà per il passaggio nel capoluogo sarà ricollocato in altri reparti dell’Asl4, con il rischio di disperdere competenze preziose maturate sul campo. La riorganizzazione regionale prevede però la possibilità di impiegare sei infermieri in esubero per potenziare i servizi territoriali e creare un presidio dedicato alle aree interne, come la Val Fontanabuona e la Val d’Aveto, oggi prive di un mezzo avanzato.
«È da tempo che sindacati e pubbliche assistenze segnalano questa carenza – spiega Orecchia –. Oggi i mezzi partono da Lavagna, Rapallo, Recco o addirittura dalla Val Bisagno, con tempi di percorrenza che possono superare la mezz’ora. Ritardi che possono risultare decisivi nei casi di emergenza».
Per Orecchia è fondamentale ragionare come territorio unito e integrato, lavorando in sinergia tra comuni, associazioni e istituzioni sanitarie:
«La salute e la sicurezza dei cittadini non si fermano ai confini amministrativi. Chiavari, come comune capofila del Tigullio, ha il dovere di farsi promotore e sostenitore di una proposta che riguarda la sicurezza di tutti».
Oltre a garantire un servizio essenziale per le valli, la proposta permetterebbe anche di valorizzare le competenze del personale formato per l’emergenza, evitando che vadano sprecate e consentendo di concludere sul posto molti interventi senza necessità di ricovero.
«Auspico che nelle sedi istituzionali competenti si dia voce alle richieste delle associazioni, delle pubbliche assistenze e del sindacato – conclude Orecchia – affinché Regione e Asl4 concretizzino quanto già previsto nella riorganizzazione».