polemica sul depuratore

Ambientalisti sugli scudi: "No a una scuola in colmata"

Sanguineti, Maugeri e Spinetto replicano agli attacchi dell'amministrazione comunale sulla proposta di realizzare l'impianto a Leivi

Ambientalisti sugli scudi: "No a una scuola in colmata"
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"Il sindaco di Chiavari come è attualmente consuetudine di molti politici italiani anziché rispondere nel merito sui problemi da noi posti ricorre a insulti personali e invettive nei nostri confronti": così in una nota Andrea Sanguineti, Cisl Tigullio, Massimo Maugeri, Legambiente, e Roberto Spinetto, Italia Nostra, sulla risposta ricevuta dall'amministrazione Messuti in merito alla proposta di progettare il depuratore a Leivi, nell'area di Quartaie.

"Ovviamente non rispondiamo a queste provocazioni ma insistiamo sui nostri temi
1) spostare il depuratore dalla foce dell’entella alla colmata a mare non è “allontanarlo dal centro” ma come è evidente a tutti è esattamente il contrario e comunque sono passati oltre 5 anni senza che l’amministrazione comunale si sia opposta in maniera tangibile a questo sciagurato progetto

2) in questi anni sono profondamente cambiati gli scenari(il tema delle sanzioni europee nell’attuale situazione di economia di guerra è risibile) pensiamo solo al problema dell’acqua potabile; un depuratore “di vallata” delle dimensioni previste in colmata pone tre problemi: costi di realizzazione e mantenimento, l’impatto economico sul tessuto commerciale e turistico di Chiavari, l’impatto ambientale sulla città

3) per quale motivo non si prende in considerazione la proposta di Leivi e lasciando il depuratore a Preli, ovviamente reso moderno ed efficiente, a meno che il Sindaco non dica chiaramente che vi sono in essere progetti di edilizia sull’area che il Comune approva.

4) spostare alla colmata le scuole di Chiavari significa impoverire il centro storico, anche in questo caso se vi è un progetto di cambio d’uso per costruire appartamenti negli attuali siti scolatici sarebbe bene che il Sindaco lo esplicitasse.
Una città delle dimensioni di Chiavari ha bisogno di essere vissuta e il tessuto urbano non può essere modificato se non creando forti disagi anche e sopratutto al settore del commercio.

5) per quale motivo nell’area di colmata ,prevedendola comunque area pubblica,anziché limitarsi a ipotizzare “una area verde e pista di atletica “non si vuole ricorrere come fanno le città più evolute a un concorso di idee coinvolgendo i migliori architetti e progettisti e magari sì, anche le associazioni ambientaliste.

Purtroppo ci pare grave che il sindaco e l’amministrazione comunale su un progetto così impattante non voglia aprire nessun confronto con i cittadini, sarà dunque nostra cura organizzare un convegno coinvolgendo le associazioni economiche sociali e culturali della città".

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