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Anche il chiavarese Enrico Mazzino lascia Azione

Dopo il sindaco di Casarza Ligure Giovanni Stagnaro, anche il docente universitario lascia il movimento di Carlo Calenda

Anche il chiavarese Enrico Mazzino lascia Azione
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Anche il chiavarese Enrico Mazzino (nella foto con Mariastella Gelmini), economista sanitario e docente all’Università di Genova, lascia Azione dove rivestiva ruoli dirigenziali a livello provinciale e regionale, nonché quello di responsabile del dipartimento sanità della Regione.

Dopo il sindaco di Casarza Ligure Giovanni Stagnaro, anche il docente universitario lascia il movimento di Carlo Calenda

“Oggi non ci sono più le condizioni per rimanere – fa sapere Mazzino - il mio, e non solo mio, disagio di questi mesi è noto e la decisione di entrare nel campo largo in un’alleanza che comprende il Movimento 5 Stelle e la sinistra di Bonelli e Fratoianni nelle tre regioni che andranno al voto a breve, mi hanno costretto a prendere atto con rammarico che lì non sarei potuto rimanere. Poi, sicuramente, l’uscita ufficiale di Mariastella Gelmini e degli altri 3 parlamentari, ha inciso senza dubbio nel farmi prendere la decisione definitiva. Le scelte fatte da Azione Liguria sono assolutamente legittime ma, per il contesto in cui sono maturate, in particolar modo proprio in Liguria, sono senza dubbio la premessa per uno spostamento di Azione verso la costruzione di un’alleanza politica cui non intendo partecipare. Ci ho riflettuto a lungo avendo già tantissimi impegni lavorativi, ma poi ho deciso che non potevo tirarmi indietro nell’avviare un nuovo percorso condiviso con Noi Moderati di Maurizio Lupi che proprio oggi incontrerà Gelmini e Mara Carfagna al Comitato direttivo di Noi Moderati. Avvieremo un percorso fondativo per il consolidamento, con il tempo, di quello che potrebbe essere un "soggetto politico" che condivida i nostri stessi valori e obiettivi – conclude Mazzino - ieri è nato CentroPopolare, un’associazione costituita da Gelmini, Carfagna e Giusy Versace, con lo scopo di rafforzare l’area moderata e riformista del Paese, portando avanti le nostre battaglie e i nostri valori, a partire da una tradizione cattolico popolare che metta al centro la persona, la famiglia, la competenza, il merito, il principio di sussidiarietà e la valorizzazione dei corpi intermedi”.

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