sestri levante

Ancora un trasloco per il reparto di Medicina: è la nona volta in due anni

Il consigliere regionale Claudio Muzio lamenta scelte illogiche e carenza di programmazione nella gestione dei reparti non Covid

Ancora un trasloco per il reparto di Medicina: è la nona volta in due anni
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“E’ ormai certo ed imminente il ritorno del reparto di medicina onco-pneumo-ematologica (OPE) dell’ospedale di Sestri Levante al terzo piano del nosocomio con 20 posti letto. Nel mese di ottobre, con un’Interrogazione alla Giunta regionale, avevo espresso le mie preoccupazioni al momento dello spostamento di questo reparto al quarto piano, non soltanto per la conseguente riduzione degli spazi in particolare per quanto riguarda le necessità di degenti e operatori, ma anche per la vicinanza al reparto buffer Covid-19. Nella mia Interrogazione segnalavo queste criticità ricordando che, secondo quanto previsto dal vigente Piano incrementale ospedaliero per far fronte all’emergenza Covid, il quarto piano dell’ospedale di Sestri Levante sarebbe stato destinato, col riacutizzarsi della pandemia, ad essere riconvertito in area esclusivamente dedicata al trattamento dei pazienti Sars-Cov-2. Lo spostamento di ottobre era dunque assolutamente evitabile. E’ stata una scelta sbagliata a cui oggi si pone rimedio sotto il peso degli eventi”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Sanità.

"Scelte illogiche"

“Questo ennesimo trasferimento della medicina OPE è il nono in venti mesi. Se è vero che da marzo 2020 ci troviamo in una situazione emergenziale a causa del Covid, è altrettanto vero che ciò non può giustificare scelte illogiche e la carenza, se non l’assenza, di programmazione nella gestione dei reparti non Covid”, prosegue Muzio. “Gli spostamenti da un piano all’altro costano infatti molto non soltanto in termini economici, ma anche sotto il profilo del disagio per il personale e per i pazienti”.

“Alla mia Interrogazione, discussa in Consiglio Regionale il 19 ottobre, era stata data una risposta rassicurante, in difesa della scelta di portare la medicina OPE al quarto piano. Nella mia replica in aula – sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia - avevo manifestato le mie perplessità e, tramite l’assessore, avevo invitato la Direzione dell’ASL4 a parlare con gli operatori e con i pazienti per verificare se le rassicurazioni trovassero riscontro nella realtà. Sono passati oltre due mesi prima che si assumesse, peraltro in esito ad una nota di Alisa, una decisione che poteva e doveva essere presa tempestivamente già allora, anche perché in questi 60 giorni l’aumento dei ricoveri a causa del Covid ha comportato non soltanto il ritorno del reparto buffer ad area rossa, ma anche criticità nella gestione della separazione dei percorsi. Tutto questo si sarebbe potuto e dovuto evitare”, conclude.

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