La denuncia

Assunzioni a Chiavari, crescono i costi ma mancano i dati

Impegno Comune lamenta l’assenza di trasparenza sull’incremento del personale e chiama in causa il Difensore Civico Regionale

Assunzioni a Chiavari, crescono i costi ma mancano i dati
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La gestione delle risorse pubbliche del Comune di Chiavari torna al centro del dibattito, con un focus particolare sull’incremento delle assunzioni e sulla difficoltà di ottenere dati aggiornati relativi ai costi del personale per il 2024. La questione, sollevata da Impegno Comune, ha portato a coinvolgere il Difensore Civico Regionale per garantire maggiore chiarezza ai cittadini.

Un confronto con realtà amministrative simili, come Rapallo e Genova, evidenzia significative discrepanze nella spesa pro capite, suscitando interrogativi sull’effettiva gestione delle risorse comunali. Al centro della polemica, l’assenza di informazioni dettagliate sulle recenti assunzioni e sull’impatto economico delle stesse.

Impegno Comune lamenta l’assenza di trasparenza sull’incremento del personale e chiama in causa il Difensore Civico Regionale

Così Impegno Comune

“Ancora una volta il Comune di Chiavari dimostra scarsa trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, rifiutandosi di fornire dati fondamentali relativi al numero di dipendenti e ai costi mensili del personale. Una situazione che lascia perplessi e che alza un velo inquietante sulla gestione del bilancio comunale.

In un periodo in cui tante famiglie faticano ad arrivare a fine mese e in cui le risorse per sostenere chi è in difficoltà sono sempre più esigue, scopriamo che il Comune sembra avere le mani bucate quando si tratta di assunzioni. Gli stipendi e i costi legati al personale pesano sulle casse comunali, ma i cittadini non possono sapere né il numero puntuale dei dipendenti né i costi che, di fatto, saranno pagati da tutti noi per anni.

Come presidente di Impegno Comune - dichiara Davide Grillo - ho richiesto formalmente al Comune di Chiavari i dati relativi al personale degli ultimi cinque anni. I dati storici, infatti, sono pubblicati sul portale della trasparenza, ma è nel 2024 che sembra essere esplosa una vera e propria mania delle assunzioni ed una corsa alle promozioni, guardando quello che viene pubblicato sull’albo pretorio. La mia richiesta puntava a conoscere lo stato attuale, poiché i dati relativi al 2024 saranno disponibili sul portale solo a metà del 2025. La risposta ricevuta? Prima sono stato indirizzato a un link che non rispondeva alla mia domanda, poi mi è stato comunicato che i dati “non sono presenti agli atti”. Un’affermazione inaccettabile per un’amministrazione che dovrebbe fare della trasparenza un pilastro della propria azione.

Rapallo, una città paragonabile alla nostra, registra una spesa pro capite di circa 1.100 euro, mentre a Chiavari l’amministrazione arriva a spendere circa 1.500 euro per cittadino. Questa significativa differenza si traduce in servizi migliori? A nostro avviso, no. Al contrario, abbiamo assistito a un aumento delle rette degli asili e a una riduzione della platea di persone che possono accedere alle agevolazioni per il pagamento dell’affitto.

Lo stesso confronto vale con Genova, dove, nonostante sia una metropoli, la spesa pro capite risulta inferiore rispetto alla nostra cittadina. Come può Chiavari spendere di più per ogni abitante rispetto a una grande città come Genova?

Dove finiscono i nostri soldi? Quante assunzioni sono state fatte e con quali criteri? Perché i costi del personale sembrano sfuggire a ogni controllo? Queste sono domande che non possono restare senza risposta, ed è per questo che mi sono rivolto al Difensore Civico Regionale. Voglio vederci chiaro e lo farò fino in fondo, perché i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi.

Mentre il Comune sembra avere fondi illimitati per ampliare la macchina amministrativa, chi chiede sostegno per pagare le bollette o per sostenere la propria famiglia, viene lasciato solo. È evidente che le priorità di questa amministrazione non sono quelle dei cittadini.

Chiavari non può permettersi un simile spreco. Questa gestione dissennata delle risorse pubbliche rischia di compromettere il futuro della città, lasciando debiti e tagli ai servizi per le generazioni a venire.

La trasparenza non è un optional. Noi di Impegno Comune continueremo a vigilare, a fare domande e a denunciare ogni abuso o spreco. Chi governa deve rendere conto ai cittadini, e noi non smetteremo di chiedere risposte”.

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