la posizione

Attacco alla sede del PD, interviene Sestri Città Aperta

"L’assalto e gli atti vandalici contro la sede del Partito Democratico di Chiavari, a cui va il nostro pieno sostegno e la nostra solidarietà, non sono un fatto isolato né un episodio da archiviare con leggerezza. Sono piuttosto il segnale di un problema più ampio, che riguarda il clima pubblico e il modo in cui viene trattata la violenza politica"

Attacco alla sede del PD, interviene Sestri Città Aperta

L’associazione Sestri Città Aperta interviene sull’attacco alla sede del PD di Chiavari e sulla difesa degli spazi democratici:

“Sestri Città Aperta ha scelto di inserire in modo esplicito il riferimento all’antifascismo nel proprio statuto, in piena coerenza con la Costituzione italiana. Non si tratta di una formula simbolica, ma di una scelta consapevole, maturata nella convinzione che troppo spesso si dimentichi la nostra storia recente: cosa ha significato la dittatura per il nostro Paese e quanto le nostalgie autoritarie e le spinte illiberali siano oggi presenti nel panorama politico e culturale contemporaneo.

L’assalto e gli atti vandalici contro la sede del Partito Democratico di Chiavari, a cui va il nostro pieno sostegno e la nostra solidarietà, non sono un fatto isolato né un episodio da archiviare con leggerezza. Sono piuttosto il segnale di un problema più ampio, che riguarda il clima pubblico e il modo in cui viene trattata la violenza politica.

Lo dimostrano i numerosi commenti comparsi dopo l’accaduto sui social media e su altri canali di comunicazione: invece di una condanna unanime, chiara e senza ambiguità di un atto di intimidazione contro la sede di un partito politico, abbiamo assistito a una proliferazione di distinguo, tentativi di sminuire l’accaduto, di relativizzarne la gravità, fino ad arrivare ad attacchi diretti contro i soci e i sostenitori del Partito Democratico e contro l’ANPI, che fin da subito ha espresso una condanna netta dell’episodio. Ci ha colpito il silenzio dell’amministrazione comunale di Sestri Levante, che non ha ritenuto di esprimere una presa di posizione pubblica su un atto di intimidazione politica avvenuto in un comune vicino. Ancora più preoccupante, il comunicato del Presidente del Consiglio regionale, esponente di Fratelli d’Italia, che ha scelto di sminuire l’accaduto negandone ogni valenza politica.

Come Sestri Città Aperta, non vogliamo rimanere in silenzio. Crediamo che l’indifferenza, la rimozione e la relativizzazione siano il terreno su cui attecchiscono derive autoritarie, che la nostra storia dovrebbe averci insegnato a riconoscere e contrastare per tempo. Riteniamo, al contrario, urgente e necessario difendere e creare spazi di confronto politico plurale e democratico, e promuovere i valori dello Stato di diritto e della democrazia liberale, che appaiono oggi sempre più sotto attacco.

Rivolgiamo quindi un appello alle istituzioni, affinché tengano alta la guardia e non sottovalutino segnali che parlano di un deterioramento del confronto democratico. E rivolgiamo un appello ai cittadini, perché non dimentichino la nostra storia, non diano per scontata la libertà conquistata e ricordino che difenderla è un dovere comune, quotidiano, che ci riguarda tutte e tutti.”