la polemica

Autolavaggio in via Bado Giannotto, Orecchia: "Sto dalla parte dei cittadini"

"L'intervento è previsto in zona blu - B3, ovvero a pericolosità massima di inondazione fluviale, che preclude la realizzazione anche solo di un parcheggio per la relativa permanenza di persone"

Autolavaggio in via Bado Giannotto, Orecchia: "Sto dalla parte dei cittadini"
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"In merito all’autolavaggio in costruzione in Via Bado Giannotto io sto con i 284 cittadini che hanno firmato contro il progetto e attendono dal Sindaco di ricevere risposte chiare e concrete, non le solite falsità e mistificazioni a cui ci ha abituati questa Maggioranza. Dica ai cittadini se tale progetto con i vincoli introdotti dalle nuove norme regionali e nazionali l’anno scorso è conforme alle prescrizioni dell’Autorità di Bacino, visto che l’intervento è previsto in zona blu - B3, ovvero a pericolosità massima di inondazione fluviale, che preclude la realizzazione anche solo di un parcheggio per la relativa permanenza di persone": così Nicola Orecchia, consigliere di opposizione, torna sulla vicenda del previsto autolavaggio in via Bado Giannotto.

"Come al solito, l’Amministrazione Messuti-Segalerba, quando è in difficoltà, invece, di assumersi la responsabilità delle proprie scelte, cerca di scaricare sugli altri le proprie colpe, anche a distanza di oltre dieci anni, dimenticandosi di essere al governo della città dal 2017. L’auto lavaggio in questione, infatti, è stato autorizzato dall’Amministrazione Messuti con permesso di costruire n. 7 del 17.05.2024, sulla base del PUC vigente, approvato dall’Amministrazione Di Capua nel 2020".

"Tanto è vero che il progetto dell’autolavaggio è nato nel 2021 e durante il mandato Levaggi, di cui ero Assessore, non è stata presentata alcuna richiesta per realizzare alcun autolavaggio nell’area interessata, né sarebbe stato possibile realizzarlo proprio in base alle ristrette prescrizioni del PUC di allora e della disciplina paesaggistica prevista".

"L’Avvocato Messuti dovrebbe, poi, sapere che il PUC rappresenta solo una programmazione di indirizzo generale, dove non sono certo previsti progetti singoli come potrebbe essere un auto lavaggio. Sta, invece, all’Amministrazione in carica dare eventualmente indirizzi specifici sui singoli progetti proposti dal punto di vista della qualità degli interventi. Del resto, se fosse stato necessario e avesse voluto impedirlo, non si comprende perché questa Maggioranza che si vanta di aver modificato radicalmente il PUC del 2015, non lo abbia fatto nel 2020.
Delle due l’una: o, in realtà, lo ha voluto, oppure ci ha dormito sopra. Non accetto, infine, lezioni di moralità su fantomatiche cementificazioni da una Amministrazione di cui fa parte Antonio Segalerba che è stato Assessore all’Urbanistica nella Giunta di Vittorio Agostino, (condannato per reati contro la Pubblica Amministrazione proprio su questioni edilizie e interdetto in maniera perpetua dai pubblici uffici) e che voleva costruire in colmata mare ben 90 appartamenti e un albergo. Ironia della sorte, a sponsorizzare quel progetto al salone dedicato al mercato immobiliare e al real estate di Milano nel 2010, Antonio Segalerba era stato accompagnato proprio da Federico Messuti, allora in veste di avvocato, ma era risultato un fallimento totale, visto che il bando di gara era andato a più riprese deserto. A spese dei cittadini".

"Sventata la disastrosa colata di cemento, Segalerba, nel duplice ruolo di Presidente del Consiglio comunale e Vice Sindaco metropolitano, è riuscito di nuovo a fare danni, visto che, invece, di salvaguardare e rilanciare l’ultima area rimasta per lo sviluppo di Chiavari, ha deciso di trasferirci il depuratore di vallata. Mettendo definitivamente un’ipoteca sulla schiena dei chiavaresi. È proprio il caso di dire che “Errare è umano, ma perseverare è diabolico”.

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