L’accusa

Azione interviene sull’amministrazione di Rapallo: “Basta con la superficialità”

Dal rischio default ai botti di luglio: una lunga invettiva tra accuse, allusioni e proposte

Azione interviene sull’amministrazione di Rapallo: “Basta con la superficialità”
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Il gruppo politico Azione interviene con toni accesi sulla situazione amministrativa di Rapallo. Tra critiche al bilancio comunale, riflessioni sul rimpasto di Giunta e proposte alternative per le tradizionali celebrazioni cittadine, il movimento esprime forte preoccupazione per lo stato della città e auspica un ritorno a una gestione più umile, concreta e radicata nei valori.

La dichiarazione del gruppo politico

«Si legge su vari articoli di giornali che saremmo a serio rischio di default comunale se non abbiamo interpretato e scorso male ultimamente, e si leggono per contro comunicati stampa sulla sedicente bravura e imperturbabile durata della consigliatura attuale dopo addirittura un Consiglio Comunale andato praticamente deserto nei giorni passati.

Adesso basta, basta, è ora di ritornare con i piedi per terra! Basta! Facciamoci un bel bagnetto di umiltà e affidiamoci ad entità superiori perché nessuno può ipotizzare con assoluta certezza come andrà davvero a finire la eventuale ipotesi di dovuto risarcimento ai possessori di yacht che hanno subito loro malgrado gli effetti di ripercussione ambientale e/o strutturale durante la oramai famigerata mareggiata a Rapallo del 2018. Adesso che si fa?!? Cosa si fa??

Cogliamo l’occasione altresì per complimentarci e ringraziare il Maresciallo Piazza, non tanto per l’appartenenza partitica, liberissimo democraticamente, bensì per la statura politica dimostrata us. per le Sue scelte personali nonché per il bene comune posto al centro senza esitazione, come sempre dovrebbe essere, ma non sempre scontato, non per tutti. Buon lavoro se diventerà a breve Presidente della Croce Bianca.

Il rimpasto invece, purtroppo, non giova certamente a favore né dell’Amministrazione attuale, tanto meno a chi giunge in soccorso di un mayday continuo per palese manifesta incapacità o per altre motivazioni a noi sconosciute?!? E che aldilà di qualsiasi critica, crediamo sia purtroppo sotto gli occhi di tutti a partire dai lavori di copertura del San Francesco che dopo sette anni ancora da terminare!

Per quanto riguarda la questione Chiesa di San Francesco pur facendo tutti i migliori/best wishes per l’affidamento alla parrocchia dieu Santi Gervasio e Protasio, forse meglio sarebbe stato lasciare autonoma la San Francesco, ma oramai possiamo solo far presente, anzi meglio ribadire come us. che le forze e la fede ci sono con l’auspicio di disperdere un pochino meno energie per tematiche legate ad esempio al gender, all’omofobia, ai sexfestival, ponendo invece maggiormente attenzione alle virtù teologali: fede, speranza e carità.

In ultimo, ma non da ultimo, desideriamo andare a rimarcare, come ampiamente fatto sui social e tramite la radio di Rapallo in queste giornate appena trascorse, che meglio sarebbe di gran lunga sparare un pochino meno botti durante le feste di luglio annuali e pregare di più. Per l’anno prossimo proponiamo almeno una giornata alternativa con ad esempio droni spettacolo o aquiloni colorati per grandi e piccini. Nessuno vuole annullare le tradizioni locali, anzi rafforzarle, sì, quelle vere; meno impattanti sia dal punto di vista dell’inquinamento ambientale che acustico. Meno risorse spese in maniera esagerata. Ritorniamo alle origini, meno polvere da sparo, più preghiera e devozione nei confronti della Madonna di Montallegro. Proponiamo eventi innovativi ed al passo con i tempi nella tre giorni futura. Affidiamoci ai nostri giovani, loro sapranno sicuramente come porsi in un’ottica moderna, innovativa, all’avanguardia, pur se radicata nelle ben più parche reali tradizioni di un tempo che fu. Basti studiare, documentarsi.

Grazie per l’attenzione e buona vita alla nostra splendida Cittadina che merita certamente a breve qualcosa di più. Noi ci siamo!», scrive il segretario cittadino di Azione Rapallo Stefano Chiesa.