Diga Perfigli

“Battibecchi tra politici ma l’Entella resta un pericolo”

Il punto di Umberto Righi, presidente di FIMA Chiavari

“Battibecchi tra politici ma l’Entella resta un pericolo”

La Diga Perfigli continua a essere al centro dell’attenzione e del dibattito politico: interviene anche il presidente di FIMA Chiavari, Umberto Righi.

Fiume Entella

“Sono settimane che si leggono botte e risposte sui lavori in argine tra vari politici, a seguito del blocco del Sindaco Messuti ai lavori su Viale Kasman a Chiavari, cui sono seguite ovvie contrastanti opposizioni della Città Metropolitana (oggi PD), seguite da specifiche accuse dei politici di sinistra chiavaresi (della minoranza), e non sono mancate dichiarazioni di chi un tempo amministrava Chiavari. In pratica articoli su articoli ogni giorno da una settimana, c’è chi anche ha citato leggi, documenti firmati, e datati a progetto con le varianti approvate da Città Metropolitana, Regione e Sindaci delle amministrazioni precedenti ed attuali. Tutti lavori che faranno spendere milioni di euro, ma del cui risultato in sicurezza per le città è ancora da provare e vedersi.”

“Da cittadino, con libertà di parola, sono almeno 25 anni e più, che denuncio la pericolosità del Fiume Entella, e mi chiedo se tali opere che prevedono il rialzo degli argini di Chiavari e Lavagna, nell’ultimo tratto di Fiume Entella (da ponte Maddalena al Mare), servano realmente a mettere in sicurezza le città, considerando due semplici concetti dinamici che insegnano alle scuole medie:

  • Legge dei vasi comunicanti
  • L’acqua non si comprime

Per cui politicamente dovrebbero essersi chiesti come contenere il livello del fiume quando si alza oltre il livello delle strade della città visto che gli scarichi piovani delle strade sono collegati al fiume, senza contare lavandini e fogne, per cui si vedranno allagamenti conditi con liquami”

“Altro fatto da non dimenticare, da 25 anni detto, ridetto e ripetuto, pubblicamente su giornali e tv (perché io ci metto la faccia) il letto del fiume è “saturo” di sabbia, per cui la pendenza minima pari a zero, tra ponte Maddalena e mare, senza avere un polmone metrico di deflusso, porta al conseguente innalzamento del livello del fiume che quindi rallenta e fuoriesce nelle piane di RI Basso, Caperana, Lavagna, e S. Salvatore di Cogorno, imboccando così via Piacenza e via Moggia si arriva in centro città di Chiavari e Lavagna, facendosene un baffo dell’Argine Perfigli e dei muri alzati in viale Kasman.”

“Ora è palese a tutti che veder dei politici rimbalzarsi colpe per firme e accordi sulle carte di progetti danarosi fa parte della politica, ma la situazione di pericolo dell’Entella non verrà risolta con i passaggi per i disabili e gli accessi pedonali al lungo fiume, e neppure con l’argine Perfigli, che tutti dicono contro ma va avanti e c’è una cosa sola da fare, oggi lo consente la legge regionale 15/2024 con le modifiche del 28/01/25”

“Bisogna asportare la sabbia depositata sull’intero letto naturale del Fiume

Non parlo di dragare, ma semplicemente togliere i sedimenti depositati nei decenni sopra al letto del fiume, che ricordo una volta era navigabile con barca a remi, e va scavato uniformemente per almeno 1 metro di profondità, in modo da fare la strada all’onda di piena del fiume.

Aggiungo un altro aspetto tecnico che forse non viene considerato, ossia un flusso idrico di piena se trova una profondità di poche spanne con dislivello pari a zero, andrà automaticamente a rallentare, mentre se il flusso trova maggiore profondità tutto il flusso andrà a premere in mare, velocizzando il deflusso stesso.”- conclude.