«Sul fondo affitti scelta miope: la giunta continua a ignorare l’emergenza casa»: a Chiavari il punto di Antonio Bertani (nella foto), rappresentante in consiglio comunale del Partito Democratico.
Il punto di Bertani
«In questi giorni – esordisce Bertani – ho appreso con stupore che il Comune di Chiavari non interverrà con fondi propri per integrare la già modesta quota del Fondo Sociale per gli Affitti destinata alla nostra città dalla Regione Liguria – appena 81.727 euro. Si tratta di una scelta miope e preoccupante, che ancora una volta conferma il disinteresse dell’amministrazione Messuti–Segalerba–Canepa per il tema della casa e per le politiche sociali. Le esigue risorse sono state assegnate con determina n. 1814 del 24.10.2025, ma questa giunta non ha provveduto ad integrare il fondo: ha invece scelto di ridurre la platea degli aventi diritto. Si legge infatti nella determina che: “è stato determinato di ridurre l’entità dei limiti monetari ISEE per l’accesso agli stessi ad € 10.140,00, adeguando, pertanto, la soglia a quella di accesso all’assegno di inclusione (ADI)”. In pratica, il bando si rivolgerà soltanto a chi è già in condizione di grave povertà, escludendo molte famiglie che ogni mese faticano a pagare l’affitto».
«Viviamo in una città dove i prezzi degli immobili e degli affitti continuano a crescere – prosegue il consigliere comunale -, dove aumenta, come nel resto del Paese, il numero delle famiglie in difficoltà economica, e i giovani sono costretti a cercare casa fuori da Chiavari. In questo contesto, l’assenza di un impegno economico comunale rappresenta un grave segnale di indifferenza verso chi vive una difficoltà concreta e quotidiana. Trovo paradossale che la vicesindaca Canepa si vanti di un bilancio comunale da 69 milioni di euro e di 9 milioni destinati al sociale, quando nemmeno un euro di quelle risorse viene stanziato per sostenere gli affitti di chi rischia di perdere la casa. Anzi, il fatto che una cifra così alta venga gestita senza destinare nulla a un tema tanto urgente rende ancora più evidente la mancanza di sensibilità di questa amministrazione».
«Condivido pienamente l’indignazione del collega Nicola Orecchia, che ha giustamente denunciato come la stessa amministrazione che spende quasi 130mila euro per il Chiavari Cosplay non trovi neppure un euro per aiutare le famiglie in difficoltà con l’affitto – aggiunge Bertani -. È una questione di scelte politiche e di sensibilità sociale, e ancora una volta questa giunta sceglie la strada sbagliata. Ma non è una novità: la disattenzione della giunta verso il tema casa è ormai strutturale. Basti pensare alle case popolari di via Parma e via Remezzano, dove, nonostante le mie segnalazioni e sopralluoghi risalenti ormai a tre anni fa, nessun passo avanti è stato fatto, neppure sul fronte della collaborazione con ARTE Liguria. Un atteggiamento che dimostra come, per Avanti Chiavari, esistano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Il diritto alla casa è un diritto fondamentale, non un lusso. Chi amministra dovrebbe garantirlo con serietà e visione, non limitarsi a dichiarazioni di facciata. La verità è che questa giunta non ha una visione a lungo termine per il sociale, come per il resto della città, e continua a scegliere di non vedere le difficoltà crescenti di tanti chiavaresi».
«Li aspettiamo in consiglio comunale per discutere di questo tema – conclude Bertani – e vedremo se l’assessora Canepa continuerà nella sua solita arrampicata sugli specchi o se, finalmente, affronterà la questione con serietà e responsabilità».
