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Buco di bilancio AMT: interviene Impegno Comune

Davide Grillo: “Responsabilità e trasparenza sono doveri verso i cittadini. Qual è stato il controllo del consigliere Canepa? E perché questo silenzio politico?”

Buco di bilancio AMT: interviene Impegno Comune

La scoperta del buco di bilancio di AMT Genova, stimato tra i 70 e i 100 milioni di euro, solleva interrogativi gravi sul funzionamento e la vigilanza delle società partecipate pubbliche. Davide Grillo, portavoce di Impegno Comune, richiama l’attenzione sulla necessità di un’assunzione di responsabilità da parte di chi, come i membri del Consiglio di Amministrazione, era chiamato a garantire la correttezza e la trasparenza della gestione.

“La recente scoperta del buco di bilancio di AMT Genova, stimato tra i 70 e i 100 milioni di euro, impone una riflessione seria e urgente sul ruolo dei rappresentanti locali nelle società partecipate.
Tra i membri del Consiglio di Amministrazione di AMT, figurava Giorgio Canepa fino alle dimissioni di agosto 2025. Canepa è storicamente legato al movimento civico Partecip@ttiva, di cui probabilmente risulta ancora membro attivo.

Alla luce delle responsabilità che la legge attribuisce ai membri del CdA, tra cui la supervisione del bilancio, la vigilanza sull’andamento della gestione e l’obbligo di intervenire in caso di atti pregiudizievoli, ci chiediamo se Il presidente di Partecip@ttiva non abbia nulla da dichiarare in merito al coinvolgimento del proprio rappresentante (se ancora lo fosse) in una crisi finanziaria di tale portata? Quali controlli ha esercitato il consigliere Canepa durante il suo mandato? Ha segnalato anomalie? Ha preso posizione?

Il silenzio dei rappresentanti locali vicini al centrodestra, che hanno sostenuto l’ex amministratore Toti e poi il sindaco Bucci, ricordiamo la non elezioni alle scorse elezioni regionali del Presidente del Consiglio Segalerba, è assordante. È legittimo chiedersi se questa vicinanza politica stia influenzando il giudizio sulla questione AMT.

Ricordiamo che il comune di Chiavari detiene delle quote della società, quali saranno le ripercussioni sui conti del Comune? Ce ne saranno? Saremo chiamati a tamponare le ingenti perdite?

Il trasporto pubblico locale, già maltrattato e sottofinanziato, rischia ora di subire ulteriori tagli e disservizi. Chi pagherà il prezzo di questa gestione opaca? I cittadini? I lavoratori?

Infine, in vista delle elezioni della Città Metropolitana di domenica, è lecito domandarsi:
La maggioranza continuerà ad appoggiare il centrodestra, nonostante le evidenze di una gestione fallimentare che potrebbe pesare per anni sul nostro territorio?