«Canevello incompetente»: l'opposizione chiede la sfiducia

I consiglieri di minoranza lamentano una pletora di mancanze, errori grossolani e pressapochismi che dimostrerebbero «l'incapacità» del Sindaco a gestire il suo ruolo

«Canevello incompetente»: l'opposizione chiede la sfiducia
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I consiglieri di minoranza presentano una mozione di sfiducia contro il Sindaco di Avegno Franco Canevello: sarebbe «incompetente».

Sfiducia: «Non atto politico, ma evidente incompetenza»

Convocato dalle opposizioni di AlternativAvegno e M5S un consiglio straordinario per mettere ai voti una mozione pesante: di sfiducia nei confronti del Sindaco Franco Canevello, ritenuto «incompetente. Non vi sarebbe infatti una ragione politica "di bandiera" all'origine della mozione, così sottolinea il consigliere di AlternativAvegno Fabio Triuzzi, ma proprio una questione di oggettiva, a suo dire, incapacità del Sindaco a rivestire il ruolo istituzionale. Nel testo della mozione - che riportiamo integralmente qui sotto - infatti, si accusano Sindaco e Giunta di una pletora di episodi in cui avrebbero mostrato pressapochismo se non vera e propria ignoranza ed impreparazione rispetto alle norme e obblighi di legge relativi ai loro compiti amministrativi.

La mozione

  • L’operato del Sindaco Franco Canevello e degli assessori competenti, durante l’espletamento del loro mandato, ha rilevato più volte oggettive incapacità dovute alla non conoscenza delle principali norme che regolano l’ordinamento dell’ente; nello svolgimento delle adunanze del Consiglio Comunale, durante il periodo di mandato già trascorso, hanno sistematicamente dimostrato grave impreparazione rispetto ai punti in discussione, specie legati all’approvazione dei bilanci, senza mai riuscire a fornire risposte chiare e dettagliate rispetto alle legittime richieste di approfondimento poste alla loro attenzione dai consiglieri di minoranza.

  • Le scelte negli ambiti amministrativi principali quali urbanistica, lavori pubblici, gestione e monitoraggio delle entrate, sociale, tutela e valorizzazione del territorio, sono state e vengono ancora oggi compiute senza una chiara impostazione e linea programmatica; la superficialità con cui ogni anno viene relazionato al Consiglio Comunale il Documento Unico di Programmazione (DUP) è la fotografia della totale inadeguatezza a svolgere il proprio ruolo da parte dell’intera giunta comunale.

  • Le promesse di dialogo aperto con la cittadinanza, di trasparenza legate anche alla divulgazione on-line dei lavori del Consiglio Comunale, prevista dal relativo regolamento, sono state costantemente disattese; nel difficile compito di decidere se aderire al progetto regionale ANCI sull’accoglienza dei richiedenti asilo si è prima deciso di approvare in Consiglio apposito atto di indirizzo di adesione al sistema SPRAR, si è poi dichiarato di voler ricorrere alla consultazione popolare ed infine si è assunta netta posizione contraria giustificandola con l’adesione del Sindaco e dell’assessore Santoro alla Lega Nord e quindi imponendo all’intera cittadinanza la linea politica del loro partito.

  • Anche nel delicato compito di responsabile delle funzioni di protezione civile e quindi della sicurezza e salute dei propri cittadini, in occasione dell’evento calamitoso dell’ottobre 2016, il Sindaco ha evidenziato grave incapacità e non conoscenza dei poteri a lui attribuiti dimostrandosi NON in grado di attivare per tre giorni consecutivi il centro operativo comunale (COC) a causa dell’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica di rete alla sede Comunale, surrogabile semplicemente con la richiesta ed ottenimento di gruppo elettrogeno dalla struttura di Protezione Civile.

  • Nel periodo amministrativo già trascorso si deve rilevare la quasi totale assenza di rappresentanza dell’ente nei consigli d’ambito (ATO Rifiuti, ATO acquedotti e fognature, Consorzio Rio Marsiglia, ANCI Liguria).

  • L’attività istituzionale di rappresentanza in qualità di Sindaco è stata svolta quasi esclusivamente in occasioni NON POLITICHE ovvero durante manifestazioni e commemorazioni, per i quali eventi questa amministrazione non ha quasi mai esteso formale invito, ne tantomeno data semplice comunicazione, ai Consiglieri Comunali di minoranza; ultimo caso in ordine di tempo la commemorazione in ricordo dell’alpino Luigi Capurro concittadino deceduto durante la campagna di Russia nel 1943.

  • Delle risultanze dell’azione di verifica svolto dalla commissione di controllo sui lavori pubblici sui danni causati all’edificio scolastico durante l’evento dell’ottobre 2016 non si è voluto dare reale seguito con atti concreti ed in tempi utili; solo nell’agosto 2017, dopo quasi un anno di immobilismo amministrativo, si è deciso di eseguire gli interventi necessari attingendo da risorse provenienti dalla copertura assicurativa, svincolando dalle responsabilità i tecnici coinvolti nella realizzazione dell’opera nonché l’impresa esecutrice che tutt’oggi risulta tra i fornitori del Comune di Avegno.

  • Le richieste scritte ed inviate a codesta Spettabile Amministrazione a partire dal 01/02/2017 ma a tutt’oggi inesitate, sottolineano un evidente condotta omissiva da parte del Sindaco e ripetute violazioni degli obblighi sanciti dalla normativa vigente a garanzia della funzione ispettiva e di controllo istituzionalmente attribuita ai Consiglieri Comunali.

Preso atto che l’ultima seduta del Consiglio Comunale del 24/10/2017 ha nuovamente rivelato la totale non cognizione da parte del Sindaco, che ha recentemente assunto anche la delega al bilancio, dell’oggetto delle tre variazioni poste all’approvazione nonché l’assoluto pressapochismo con cui è stata assunta l’ importante decisione di recesso unilaterale dall’ambito sociale ATS49, cioè nella colpevole ignoranza delle normative di settore regolate dal Piano Sociale Integrato Regionale (PSIR) 2013-2015 nonché dalla mancanza dei necessari pareri rilasciati dal competente dipartimento della Regione Liguria.

Considerato che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo ad una così grave situazione di inadeguatezza ed incapacità amministrativa senza farsi complice di una inaccettabile inerzia delle Istituzioni a tutto danno della comunità e dei cittadini.

Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2014 a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti gli abitanti di Avegno e consci dell’impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato, stante anche l’aggravarsi delle difficoltà e defezioni riscontrate nel gruppo di maggioranza, chiedono la convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed a norma dell’art. 23, comma 2 dello Statuto Comunale procedere alla votazione per appello nominale della suestesa mozione di sfiducia ex art. 52 D.lgs. 267/00 che formalmente presentano.

I Consiglieri firmatari

Alessandro Croce, Fabio Triuzzi, Paolo Pinna, Alessandro Ronchi, Loredana Ballabene

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