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Carannante: "Dichiarazioni shock del vicesindaco di Rapallo"

Tasso ha commentato l'uccisione di un uomo algerino da parte della donna che aveva rapinato

Carannante: "Dichiarazioni shock del vicesindaco di Rapallo"
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"Vorrei condividere alcune riflessioni in merito a un recente commento del Vice-Sindaco, che ha scritto: “Capita di incrociare qualcuno che reagisce. Non sentiremo la sua mancanza”a seguito di un tragico episodio in cui alcune persone hanno deciso di farsi giustizia da sole": così il consigliere di opposizione Andrea Carannante commenta le esternazioni del vicesindaco di Rapallo Giorgio Tasso, pubblicate sui social, in merito alla donna viareggina, titolare di uno stabilimento balneare, imputata di aver investito e ucciso l'algerino che l'aveva rapinata.

"Capisco che episodi come questo suscitino forti emozioni, e la tentazione di approvare reazioni impulsive può essere grande. Tuttavia, proprio in momenti come questi è fondamentale che chi riveste incarichi istituzionali mostri moderazione e promuova il rispetto delle leggi. La giustizia fai da te, per quanto possa sembrare una risposta immediata alla frustrazione, non è mai la strada giusta. Le istituzioni esistono per garantire la sicurezza e la giustizia per tutti, e il nostro compito, come rappresentanti pubblici, è di sostenere questi principi, indipendentemente dalle circostanze.

Il ruolo delle istituzioni non è solo quello di punire chi sbaglia, ma anche di garantire che tutto avvenga nel rispetto della legge, per evitare che l’uso della forza e la vendetta personale prevalgano. Non possiamo e non dobbiamo legittimare atti di violenza, per quanto possano essere motivati dalla rabbia o dalla frustrazione.

Invito quindi a riflettere su quanto sia importante mantenere un dialogo rispettoso e a non alimentare sentimenti che rischiano di minare la coesione sociale. Come rappresentante delle istituzioni, è nostro dovere garantire che la giustizia sia sempre amministrata nel modo più equo e trasparente possibile, senza cedere a soluzioni pericolose e divisive".

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