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Cartello contro la Soprintendente, Comune condannato a pagare 20mila euro di risarcimento

La vicenda risale al 2018: ora i consiglieri di opposizione chiedono che la sanzione non gravi sulle tasche dei chiavaresi

Cartello contro la Soprintendente, Comune condannato a pagare 20mila euro di risarcimento
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I consiglieri comunali di opposizione Silvia Garibaldi, Daniela Colombo, Giovanni Giardini, Pasquale Lino Cama, Roberto Levaggi e Sandro Garibaldi chiedono che non gravi sui cittadini la sanzione inflitta dal Tribunale di Genova al Comune per il cartello affisso nel 2018, in cui si attaccava personalmente la funzionaria della Soprintendenza colpevole secondo il Comune di rallentare i lavori di scavo, per il quale il Comune è stato condannato a un risarcimento di ventimila euro.

Le domande della minoranza

"Apprendiamo - affermano i consiglieri - che il Tribunale di Genova ha condannato Palazzo Bianco a pagare un risarcimento di ventimila euro, con sentenza immediatamente esecutiva.
La vicenda risale al 2018, quando viene affisso un cartello, nel giorno del mercato cittadino.
Nello stesso viene imputata la responsabilità del rallentamento dei lavori di scavo, alla Funzionaria della Soprintendenza, citandone il nominativo. Ed essa ritenendolo offensivo ha fatto causa e la ha vinta.
Noi Consiglieri di minoranza, dopo un accesso agli atti, ci siamo dissociati dalle iniziative prese dall’Amministrazione senza mai essere venuti a conoscenza, della delibera n.88 del 27 maggio 2019 inerente la causa.
Oggi, chiederemo che la somma da pagare (20.000 euro, subito) non gravi nelle tasche dei cittadini Chiavaresi.
(Un eventuale appello dell’Amministrazione contro la sentenza, comporterebbe ulteriori aggravanti).
Le domande da chiarire sono diverse:
– chi ha deciso di commissionare il cartello?
– chi ha scritto il testo che “colpiva” la Funzionaria?
– chi ne ha predisposto la realizzazione?
– chi lo ha affisso su input di chi?
– quanto è stata la spesa?
– pagata da chi?
– Vi sarà un ricorso in appello? Con ulteriori spese per le tasche dei cittadini chiavaresi?
Il nostro compito è quello di controllare, tutelare il bene pubblico e questo caso rientra, a pieno titolo, nei nostri doveri istituzionali".

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