La dichiarazione

Cervini sulle concessioni balneari: «Un problema politico ignorato dalle istituzioni»

Ecco alcune osservazioni sulla necessità di un approccio unificato e collaborativo

Cervini sulle concessioni balneari: «Un problema politico ignorato dalle istituzioni»
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Emilio Cervini, già assessore e consigliere comunale di Chiavari, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime preoccupazione per la gestione delle concessioni balneari, definendola un tema politico trascurato dalle istituzioni. Pur precisando di non avere interessi diretti nel settore, Cervini sottolinea la mancanza di un confronto adeguato tra le amministrazioni comunali e i rappresentanti dei balneari, criticando la tempistica e le modalità di coinvolgimento.

La dichiarazione di Emilio Cervini

«Innanzitutto è doverosa una premessa: non sono né un balneare né ho interessi di alcun tipo nella gestione di stabilimenti balneari.
L’unico motivo che mi porta a svolgere alcune considerazioni sono semplicemente l’aver utilizzato in tutti questi anni l’ottimo servizio offerto dai nostri stabilimenti balneari e più di vent’anni di presenza in Consiglio Comunale a Chiavari sia tra le fila della maggioranza che in quelle della minoranza», dichiara Emilio Cervini, già assessore e consigliere comunale di Chiavari, e prosegue:

«Infatti, pur non avendo le competenze della categoria, la prima cosa che balza agli occhi e’ che ci troviamo dinanzi ad un argomento “ politico “, dove purtroppo ancora una volta la Politica con la P maiuscola e’ assente.
Il problema del rinnovo delle concessioni demaniali è da tempo che è conosciuto dalle nostre Istituzioni sia governative, che regionali come da quelle comunali. Eppure ancora in questi giorni d’estate rovente si sta discutendo su cosa fare e addirittura qualche giorno fa abbiamo assistito ad uno sciopero simbolico dei balneari che ha riscosso un grande successo non solo da noi ma in tutta Italia.
Protesta contro le promesse non mantenute, con i continui rinvii della politica, con l’apparente “ menefreghismo “ dei partiti di destra, di centro, di sinistra e… civici.
Per restare nel nostro Tigullio ciò che colpisce maggiormente è “ il risveglio “ delle Amministrazioni Comunali : in piena stagione estiva emanano bandi di gara senza coinvolgere preventivamente i Rappresentanti dei balneari, ma concedendo loro di incontrarli a fine agosto per spiegarne il contenuto.
“Rinnoviamo la nostra disponibilità al confronto” ha dichiarato il Sindaco di Chiavari, ma solo “per poter rispondere alle loro domande e illustrare il percorso fatto “, cioè come si suol dire più banalmente: parliamo ma tutto è già deciso!».

«E ciò vale non solo per Chiavari ma, a quanto risulta, anche per Lavagna e per le altre nostre Cittadine : un vero e proprio schiaffo al confronto e alla partecipazione.
Neppure le minoranze consiliari hanno sentito il dovere di chiedere un loro coinvolgimento ne’ prima ne’ dopo , magari con la convocazione di una apposita commissione…
Così ogni Amministrazione Comunale va per conto proprio, con scelte diverse una dall’altra, quando mai come in questo caso sarebbe stato necessario un lavoro comune e delle proposte unitarie.
Mi pare che sia quanto mai condivisibile la richiesta sia di FIPE/ Confcommercio che di FIBA/Confesercenti di premiare nei bandi “ l’esperienza e la professionalità in un servizio di grande importanza turistica e che un eventuale subentrante paghi al concessionario uscente una buona uscita”.

Queste richieste sono contenute nei bandi di gara dei nostri Comuni ? Sembrerebbe di no.
Solo in quello predisposto dal Comune di Genova che forse poteva essere assunto anche dalle nostre Amministrazioni locali come base per un confronto preventivo con le parti in causa.
Niente di tutto ciò, solo parole parole parole…
Speriamo che le indiscrezioni che danno per gli inizi di settembre un provvedimento da parte del Governo siano veritiere perché per tutti noi, semplici cittadini, e non solo per i gestori balneari i tempi di attendere sono finiti», conclude Cervini.

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