la posizione

Chiavari dice no a Iren: “L’acqua resta pubblica, nessun costo per i cittadini”

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Federico Messuti, ha respinto formalmente la proposta vincolante presentata da Iren S.p.A. per l’acquisto delle quote societarie di Iren Acqua Tigullio S.p.a., società che gestisce parte del servizio idrico cittadino

Chiavari dice no a Iren: “L’acqua resta pubblica, nessun costo per i cittadini”
Pubblicato:

Una posizione netta, senza margini di ambiguità: l’acqua del Comune di Chiavari resterà pubblica e gratuita. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Federico Messuti, ha respinto formalmente la proposta vincolante presentata da Iren S.p.A. per l’acquisto delle quote societarie di Iren Acqua Tigullio S.p.a., società che gestisce parte del servizio idrico cittadino.

In una lettera ufficiale inviata oggi alla multiutility, il sindaco ha ribadito che la convenzione del 1999 sottoscritta con Idro-Tigullio, della durata di 50 anni, non verrà né modificata né risolta. Un accordo che garantisce al Comune 600.000 metri cubi di acqua gratuita ogni anno, oltre alla manutenzione delle reti meteoriche.

“L’acqua pubblica non si tocca - scrive il primo cittadino - Manteniamo gli impegni presi dall’amministrazione Agostino”.

Secondo il Comune l’offerta di Iren non è accettabile in quanto priva delle condizioni preliminari necessarie per avviare qualsiasi trattativa. In particolare, manca l’adeguamento dello statuto societario di Idro-Tigullio, passaggio indispensabile prima di qualsiasi operazione finanziaria o patrimoniale. Il Comune intende difendere con determinazione l’attuale assetto giuridico e gestionale che garantisce efficienza, stabilità e, soprattutto, nessun impatto sulle bollette dei cittadini. Il servizio resterà invariato, con le stesse condizioni economiche e senza alcun cambiamento della convenzione.

Il tema della partecipazione del Comune in Iren Acqua Tigullio, invece, riguarda esclusivamente i profili finanziari. Si tratta, infatti, di una quota di partecipazione azionaria che consente al Comune di ricevere dividendi annuali (30.000 euro nel 2024) e di nominare due membri (di minoranza) nel consiglio di amministrazione.

Le decisioni strategiche su tariffe, investimenti e gestione del ciclo idrico integrato, ricorda l’amministrazione, non sono competenza di Iren, bensì di enti sovraordinati come ATO (Ambito Territoriale Ottimale) gestito dalla Città Metropolitana di Genova e ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente).

Nel documento si chiarisce, infine, che non esistono condizioni tecniche né legali per procedere alla vendita di alcun bene.

“Dispiace constatare che il consigliere Nicola Orecchia e l’ex consigliere Sandro Garibaldi continuino a diffondere informazioni inesatte, contribuendo a generare confusione tra i cittadini, spesso prima ancora che i fatti si verifichino. Sarebbe opportuno che distinguessero chiaramente tra la convenzione stipulata nel 1999 dall’allora amministrazione Agostino, che garantisce tuttora la fornitura gratuita dell’acqua al Comune di Chiavari, e le politiche tariffarie e gli investimenti sugli impianti, che sono invece di competenza di ATO e di ARERA, senza alcun legame con la partecipazione azionaria detenuta dal Comune in Iren Acqua Tigullio - conclude il sindaco Messuti - Chi ricopre o ha ricoperto incarichi istituzionali dovrebbe conoscere bene questi elementi fondamentali. La gestione dell’acqua pubblica è un tema serio, e merita rigore, conoscenza e responsabilità nelle dichiarazioni pubbliche. La nostra amministrazione continuerà a lavorare con serietà e trasparenza, nell’interesse dei cittadini e della tutela del bene pubblico”.

Seguici sui nostri canali