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Chiavari: la minoranza chiede la convocazione urgente del consiglio comunale

Dopo l'abbandono dell'aula da parte della maggioranza durante l'ultima seduta

Chiavari: la minoranza chiede la convocazione urgente del consiglio comunale
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Dopo l’abbandono dell’aula consigliare di Palazzo Bianco da parte della maggioranza, avvenuta lunedì 11 agosto, e che ha scatenato le polemiche in città, la minoranza compatta chiede la convocazione urgente di una nuova seduta.

 

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"Dopo l’abbandono dell’aula consigliare che ha interrotto anticipatamente il Consiglio Comunale richiesto dalla Minoranza, questa mattina abbiamo protocollato la richiesta di convocazione urgente di una nuova seduta, per poter affrontare tutte le pratiche rimaste senza discussione, informandone anche la Prefettura di Genova."- così i consiglieri comunali Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini e Nicola Orecchia

"Confidiamo che questa volta il Presidente del Consiglio, Antonio Segalerba, convochi il Consiglio Comunale entro il termine da regolamento e soprattutto che la Maggioranza, invece, di abbandonare di nuovo la nave, rimanga in aula per discutere tutte le pratiche e dia le risposte che i cittadini aspettano da tempo."

I punti all'ordine del giorno

1) Impegno formale del Sindaco e della Giunta a non vendere le azioni Iren Acqua Tigullio S.p.A. di proprietà del Comune, visto che non risulta sia ancora stata rifiutata l’ultima offerta d’acquisto del 14.07.25. Sarà anche l’occasione per chiedere come mai la vice Sindaco e assessore al Bilancio, Dott.ssa Michela Canepa, all’assemblea dei soci di Iren Acqua Tigullio del 18.04.2025, a fronte di oltre un milione di utili, abbia chiesto di assegnare al Comune di Chiavari solo 30.000,00 €. Ha fatto gli interessi del Comune o di Iren Acqua Tigullio?

2) Un impegno serio del Sindaco, in vista dell’incontro con il Ministro Dott. Carlo Nordio, per individuare i locali dove ospitare la riapertura del Tribunale di Chiavari nel nuovo palazzo di Giustizia e predisporre un progetto concreto come hanno già fatto tutti i territori coinvolti dalla soppressione del rispettivo presidio giudiziario;

Le interpellanze

a. La situazione legata al porto turistico visto il disagio lamentato da artigiani e utenti per l’aumento vertiginoso dei costi di alaggio e varo;
b. La messa in sicurezza del Rupinaro, in stallo ormai da oltre 8 anni, nonostante l’urgenza e i proclami;
c. Le gravi problematiche emerse nelle nuove difese a mare che hanno reso di fatto inaccessibili e pericolose le nostre spiagge libere e private;
d. la decisione di interdire il traffico nel centro cittadino con l’introduzione di una ZTL senza un preventivo Piano Urbano del Traffico, né una condivisione con i cittadini e con le categorie commerciali coinvolte
e. le varianti al Piano Urbanistico Comunale che riportino definitivamente il depuratore dalla colmata mare a Preli (come votato all’unanimità),
f. il progetto nell’ex Area Rissauto di Via Bontà,
g. la carenza di parcheggi per auto e motorini in centro città;
h. i lavori di manutenzione sulla strada per Maxena-Sanguineto-Campodonico.

"Non sarà certo l’arroganza di questa Amministrazione ad impedire alla minoranza di svolgere il proprio ruolo di controllo nell’interesse primario dei cittadini."- concludono i consiglieri.